Sparare all'orso M49? Lav si appella ai forestali "Fate obiezione, giù i fucili"

«Non eseguite l’ordinanza del presidente Fugatti, è incivile e illegittima, oltre al fatto che non vi è alcuna sicurezza che il plantigrado che troverete sia proprio lui; deponete i fucili, fate obiezione di coscienza».
Questo l’appello ai forestali trentini lanciato dalla Lega anti vivisezione (Lav) nell’ambito della vicenda dell’orso M49.

L’associazione animalista ipotizza che nella ricerca di M49 sia coinvolto lo stesso veterinario «che causò la morte dell’orsa Daniza nel settembre 2014 e che qualche mese dopo fece domanda di oblazione al Giudice per le indagini preliminari, pagando 2.000 euro per la condotta colposa in violazione dell’articolo 727 bis del Codice penale».
«Basterà sbagliare ancora una volta la dose di anestetico in caso di cattura o vedere l’orso nei pressi di una malga, come già successo alcune volte nei mesi scorsi, e sparare uccidendolo, oppure uccidendo un orso molto somigliante a quello ricercato, e poi allargare le braccia. In entrambi i casi, si tratterebbe di una tragedia annunciata: non permettetelo, fate valere la vostra coscienza umana e professionale, non eseguite l’ordine del vostro superiore perchè è profondamente sbagliato», conclude l’appello della Lav.

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