Nuova ordinanza per l'orso M49 in Consiglio provinciale è polemica Fugatti spiega il giorno della fuga

C’è una nuova ordinanza del presidente Fugatti per la cattura dell’orso M49: è la novità del giorno, dopo l’altra ordinanza di cattura emanata prima della fuga. E' una specie di integrazione che autorizza il personale forestale a procedere all'abbattimento in caso di pericolo. In particolare (vedi sotto), essa termina con la frase: "RICHIAMA E CONFERMA l'ordinanza n. 415057 del giorno 1 luglio 2019, onde evitare il ripetersi di situazioni di pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica; E ORDINA al medesimo personale, ad integrazione della citata ordinanza n. 415057, qualora si verifichino situazioni che, in relazione al comportamento assunto da M49, possano determinare ulteriore pericolo grave ed imminente per l'incolumità di terzi o degli stessi operatori del Corpo Forestale trentino, di procedere all'abbattimento dell'animale. Dott. Maurizio Fugatti"

L’orso M49 è fuggito dal Casteller rompendo una recinzione elettrica, pasando da un’area all’altra, infine sfondando una seconda barriera elettrica e scalando la rete elettrificata con un balzo di oltre 2 metri e mezzo. Sul posto, quella notte, c’erano due agenti forestali armati che però - vista l’aggressività dell’animale - si sono allontanati precipitosamente. Tornati dieci minuti dopo, hanno constatato che era fuggito e da allora non l’ha più visto nessuno. E’ la sintesi della relazione che il presidente Fugatti ha tenuto stamattina in aula, in Consiglio provinciale, rispondendo a numerose interrogazioni sul tema. Annunciando nel contempo la firma della nuova ordinanza. E la volontà della Provincia di non riportarlo al Centro di Casteller in caso di cattura.

Fugatti ha ripercorso tutte le tappe: la cattura in Val Rendena nella trappola a tubo, poi il viaggio a Trento nel cuore della notte (con tre fermate di controllo: in Val San Valentino, in Val Rendena e di nuovo a Tione). Ma è quell oche è accaduto dopo le ore 3,20 del 15 luglio che interessava tutti. Ha ripercorso ogni manovra nel Centro Faunistico del Casteller. L’entrata di M49 nell’area 1 (ce ne sono 3, la 2 è vuota, la 3 ospita l’orsa JJ3 da anni) è abbastanza tranquilla, nel senso che l’orso esce dalla trappola a tubo, dove gli è stato tolto da remoto il radiocollare, annusa in giro ed entra nel boschetto. Era una buona idea togliere il radiocollare? «Era necessario, avremmo dovuto farlo comunque entro l’estate, perché l’orso era cresciuto» ha risposto Fugatti.

Poi parte il tentativo dell’orso di uscire: prima sfonda una bassa recinzione fra le aree (circa alle 4,20 di notte), passa nell’area 2 e poi nell’area 3 dove c’è l’orsa JJ3. «Gli agenti sul posto, verificano de visu che l’orso prova a scavare alla base della rete. Poi si avventa sulla recinzione elettrificata, che rompe in più punti, spaccando i supporti, e compiendo poi un balzo di 2,5 metri per superare l’ultima recinzione».

Come detto, i due agenti presenti, armati, fuggono intimoriti dall’aggressività della bestia. Quando tornano dieci minuti dopo, l’orso è già lontano. «È stato cercato la mattina dopo, anche con utilizzo di cani da ricerca verso la Marzola, ed anche con l’utilizzo di un drone dei Vigili del Fuoco di Trento», dice Fugatti.

A seguire doveva esserci la discussione da parte del Consiglio, ma la notizia della nuova ordinanza ha sparigliato tutto: sia Paolo Ghezzi (Futura) che Alex Marini (M5S) che Giorgio Tonini (PD) hanno chiesto che prima di discutere, venisse distribuita l’ordinanza firmata in mattinata da Fugatti. «Senza l’ordinanza, questo dibattito è monco» hanno detto. A loro si è associato l'ex presidente Ugo Rossi: "Dobbiamo sapere cosa dice questa ordinanza. Dice di catturarlo? Dice di catturarl oe eventualmente ucciderlo in caso di attacco all'uomo? Dice di ucciderlo se si avvicina ad attività umane? Non è indifferente, dobbiamo discutere avendo davanti questo testo".

La consigliere Mara Dalzocchio, della Lega, ha incendiato l'aula attaccando: "Non è necessario che abbiate l'ordinanza sul vostro tavolo, avete commentato su Facebook per venti giorni senza averla, adesso potete commentare anche qui, e chiudiamola qui". Apriti cielo!

In aula le minoranze hanno nuovamente chiesto di avere l'ordinanza, e il presidente Fugatti è scattato in piedi sopra le righe ricordando a Tonini che "Nella passata legislatura, non era certo prassi che se uno citava un documento in una comunicazione, veniva sospesa la comunicazione per produrre la documentazione". Colpa anche di Rossi che - fintamente calmo - gli aveva appena ricordato che "gli esperti di orsi che lei cita nella sua relazione, sono gli stessi che qualcuno in questa aula accusava di raccontare favolette su lupi e orsi" (e la stoccata era proprio su un famoso intervento di Fugatti quando era in minoranza). Infine, alle ore 12, sono arrivate le fotocopie con l'ordinanza ed il dibattito è iniziato nel merito.

Il presidente della Provincia ha comunque confermato che se catturato vivo l'orso verrà riportato al Casteller perché al momento in Italia non è stato trovato nessun altro luogo idoneo ad accoglierlo.

La Lav ha definito l'ordinanza «scandalosa, infondata e illegittima» e si appella al ministro dell'Ambiente Costa

COSA DICE L'ORDINANZA

 

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