Un'alpinista di Arco soccorsa sulla parete del Baffelan dopo un "volo" contro la roccia

Impegnativo soccorso nella nebbia, in cima alla Vallarsa, per il Soccorso alpino che ha soccorso una donna «volata» in parete e rimasta ferita sulla roiccia.

Passate da poco le 14, la Centrale operativa del Suem di Vicenza (la Centrale Unica Emergenze del veneto) ha allertato il Soccorso alpino di Schio per un incidente avvenuto sul penultimo tiro della Via Soldà sul Pilastro del Baffelan. Ormai quasi alla fine, all’altezza della sosta che incrocia la Via Verona unendosi a questa nell’ultimo tiro, seconda di cordata, un’alpinista, che si trovava spostata rispetto alla verticale, è scivolata.

La sua caduta ha dato origine a un pendolo sulla corda, che l’ha portata a sbattere sulla roccia con testa e fianco. Il compagno, che era primo di cordata, dopo essere riuscito a sollevarla fino alla sosta, ha quindi lanciato l’allarme.

Poiché la nebbia ne impediva l’avvicinamento, l’elicottero di Verona emergenza ha imbarcato le squadre - 9 soccorritori di Schio e 3 di Recoaro - Valdagno giunti in supporto alle operazioni - e in tre rotazioni li ha sbarcati in hovering al Passo del Baffelan. Saliti da dietro sulla normale fino alla cima e poi raggiunta la sosta, i soccorritori si sono calati fino a circa 1.800 metri di quota dall’infortunata, una quarantaseienne di Arco, che aveva riportato diverse contusioni e un taglio sul gomito, le hanno prestato le prime cure e la hanno imbarellata, per procedere a una calata di 250 metri con corda statica fino al sottostante sentiero. Da lì la barella è stata trasportarla a spalla alla strada e affidata all’ambulanza di Valdagno.

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