Coldiretti sta con Fugatti «Orso aggressivo, servono misure di contenimento»

«Servono misure di contenimento, di fronte alla documentata aggressività che mette a rischio la presenza dell’uomo e delle attività di allevamento e coltivazione nelle montagne». È quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento alla fuga dell’orso M49 che è riuscito a scappare scavalcando un muro elettrificato dopo essere stato catturato.

«Negli ultimi quattro mesi del 2019 l’orso - sottolinea la Coldiretti - è stato protagonista di 16 tentativi di intrusione in zone abitate (in realtà, erano in gran parte baite o casere, in zone di alta montagna, ndr) e 13 uccisioni di animali da allevamento, con rischi per la sicurezza e l’incolumità delle persone. Bisogna comprendere - precisa Prandini - le ansie e le preoccupazioni di chi vive in montagna e si sente indifeso di fronte ai pericoli di un esemplare del quale è stata scientificamente accertata l’aggressività».

«Occorre intervenire con urgenza - continua Prandini - per garantire in primo luogo la sicurezza degli agricoltori e delle loro famiglie e non costringerli alla fuga e all’abbandono dei pascoli e della tradizionale attività di alpeggio delle numerose malghe, con danni economici ed ambientali incalcolabili. Una esigenza manifestata in modo civile e costruttivo da quasi 1500 allevatori, agricoltori e cittadini che sono scesi a valle venerdì scorso con la Coldiretti a Trento per far conoscere le drammatiche storie di paura e danni».

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