Formazione e tanto divertimento per gli allievi vigili del fuoco

di Daniele Benfanti

Stanchi ma felici. Sono rientrati gli 800 allievi vigili del fuoco trentini che hanno partecipato al campeggio internazionale di Telfs, in Tirolo, cittadina di 15.000 abitanti a 30 km a ovest di Innsbruck. Una tre giorni targata Euregio (l’Euroregione transfrontaliera che comprende Tirolo, Alto Adige/Südtirol e Trentino), che sabato ha visto sfilare i governatori Platter, Kompatscher e Fugatti, aperta anche ai gruppi allievi della Bassa Baviera. Con gli 800 giovani trentini, circa 150 tra istruttori, accompagnatori e giudici. Perché questo campeggio internazionale, che si svolge ogni dieci anni (nel 2009 fu ospitato a Vipiteno e nel 2029 toccherà al Trentino), è incentrato, oltre che sul divertimento, i valori e la coesione, anche su un sano spirito agonistico.

A gruppi di 8-10 allievi, infatti, le squadre dei quattro Länder si sono affrontate nelle gare Ctif, un circuito a staffetta di 400 metri con stendimento tubi per 75 metri, salto di un fossato, tiro al bersaglio con lancia spegnifuoco e pompa a mano, prova al banco attrezzi e prova al banco nodi, superamento finale di un muro-scala, posizionamento di un estintore e passaggio sotto un’asticella. Insomma, una sorta di olimpiadi campestri. Hanno vinto i cugini d’Oltralpe di Oberneukirchen, con tre squadre altoatesine nei primi dieci: Falzes, San Genesio e Villa Ottone. Ma con quattro formazioni trentine dal decimo al ventesimo posto, su 225 squadre: Tione decima, Pergine3 undicesima, Mezzolombardo quattordicesima, Vallagarina diciassettesima. Gli 800 vigili del fuoco allievi trentini, tra i 10 e i 18 anni, sono arrivati da tutti i 155 gruppi presenti nei 236 corpi. I vigili del fuoco volontari in Trentino sono 5.500, gli allievi 1.300, per quasi un terzo ragazze.



«Abbiamo visto che c’è una certa omogeneità di preparazione, competenza tecnica, dotazione tra i corpi dei quattro territori» osserva Mauro Donati, dirigente della Federazione trentina dei Vigili del Fuoco. «In Trentino siamo orgogliosi, conosciuti e apprezzati – aggiunge – ma nei tre Länder di lingua tedesca i vigili del fuoco sono sacri come la religione».

Ben 600 degli 800 giovani trentini hanno raggiunto Telfs con il treno messo a disposizione dall’Euregio, con fermate ad Ala, Rovereto, Trento, Mezzocorona, Ora. Poi hanno montato le tende portate in Austria dalla Protezione civile trentina. Il gruppo più numeroso in assuluto quello altoatesino, con 1100 ragazzi. Fra i trentini, 60 i giovani del distretto di Mezzolombardo, seguiti dai 50 (su 130) della Vallagarina. Andrea Carnielli, 36 anni, è il loro responsabile: «Oggi la formazione è sempre più accurata. Anche il vigile del fuoco volontario fa interventi delicati, tra incidenti, apertura porte, incendi, e deve saper usare la tecnologia». «Per noi responsabili – aggiunge Nicola Barozzi, 32 anni, responsabile dei sei ragazzi del gruppo allievi di Volano – non manca la burocrazia. Per accompagnare all’estero i ragazzi tra i 10 e i 12 anni non vi dico quante carte abbiamo dovuto fare in questura. Ma la passione non ci manca. A Telfs abbiamo trovato organizzazione e pulizia perfette. I ragazzi hanno avuto meno difficoltà di noi adulti a parlare con i loro coetanei in inglese e tedesco».

Un campeggio smartphone-free: i ragazzi sono stati invitati a lasciare a casa o nello zaino i propri telefoni, per riscoprire il sapore dell’amicizia. «Caldo anche in Austria – racconta Roberto Fait, vigile dal 1973 e istruttore dal 2000 – ma la notte in tenda si dormiva bene. I ragazzi sono anche andati in piscina, sui gonfiabili, al museo, a giocare a minigolf».

La preparazione di un allievo vigile del fuoco volontario prevede l’impegno di un venerdì sera e una domenica mattina al mese. Poi ci sono gli incontri distrettuali. In media una cinquantina di esercitazioni e manovre l’anno. «Il calcio ci fa concorrenza – rileva il dirigente Donati – e noi non abbiamo Cristiano Ronaldo. Purtroppo il 50% di allievi lascia prima di diventare vigile. Oggi si studia e si lavora lontano da casa. Ma con le aziende e Confindustria abbiamo trovato un accordo. Loro lasciano i vigili liberi per le emergenze, noi li formiamo su antincendio, uso muletto, utilizzo motosega e altre certificazioni. Il vantaggio per loro e per la comunità è garantito».

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