Caporalato per i volantini pubblicitari

Fino a 15 ore di lavoro al giorno, a distribuire volantini pubblicitari, con salari di 30 euro, su biciclette appositamente fornite dall'organizzazione, che aveva messo in campo un vero e proprio sistema di caporalato, con 82 lavoratori coinvolti.

Il sistema è stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Egna. L’attività ha preso le mosse dal monitoraggio di  alcuni  lavoratori,  tutti  stranieri,  impiegati  nella consegna di volantini pubblicitari “porta a porta” nella Bassa Atesina e in altre zone della provincia di Bolzano e di Trento. Per gli spostamenti e le consegne i lavoratori utilizzavano biciclette messe a disposizione dal datore di lavoro.

Gli  accertamenti hanno consentito d’individuare un’impresa individuale (con sede in provincia di Vicenza) che  aveva reclutato un numero elevato di lavoratori di nazionalità pakistana e indiana. 

Il  titolare della ditta aveva creato un sistema volto ad allargare il proprio giro d’affari mediante l’impiego irregolare di manodopera.

I lavoratori, privi di mezzi di sussistenza alternativi, venivano reclutati, principalmente, nella zona di Trento e trasportati sui luoghi di lavoro, situati in tutto il Trentino Alto-Adige. Gli addetti, in sella alle biciclette che venivano loro fornite, erano costretti a lavorare sotto continua sorveglianza, dato che seguivano dei percorsi di distribuzione prestabiliti e venivano monitorati tramite sistemi GPS. I lavoratori, impiegatidalle 12 alle 15 ore al giorno (spesso anche durante i giorni festivi), percepivano  unsalario  giornaliero tra i 30 e i 50 euro; agli stessi non venivano riconosciuti diritti fondamentali, quali la malattia retribuita, le feriee i riposi settimanali.

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