Intercettati su un balcone Nei guai tre giovani trentini

Si potrebbero ribattezzare acrobati della domenica, tre giovani trentini di 22, 23 e 30 anni che l’altro ieri, in pieno pomeriggio, sono stati sorpresi dagli agenti delle volanti della polizia mentre tentavano di arrampicarsi sul balcone di un appartamento, al primo piano di un condominio di via Chini, a Trento sud.

I tre avevano subito incuriosito alcuni dei vicini che - vistili in azione alle 18,30, alla luce del sole - avevano pensato che uno di loro fosse semplicemente rimasto chiuso fuori casa. Bene ha fatto, invece, chi ha precauzionalmente allertato il 112: una volta che dalla centrale unica è arrivata la segnalazione alla polizia, gli agenti arrivati in via Chini hanno ben presto capito come nessuno dei tre avesse legami con gli inquilini. Nonostante uno di loro candidamente avesse mentito ai poliziotti, dicendo di essere il fratello del padrone di casa.

Ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire come uno dei tre ragazzi avesse con sé uno zainetto, all’interno del quale c’erano un mini televisore a cristalli liquidi ed una telecamera esterna in dotazione ai camper.

Il ragazzo - risultato poi in stato di ebbrezza come i due amici - ha tentato di spiegare come lo zaino non fosse suo e l’avesse solo trovato, ma all’interno c’erano documenti proprio del giovane. Oltre agli oggetti, risultati rubati poco prima a bordo di un camper in sosta in via Fermi. Oltre ad essere stato depredato, tra l’altro, il camper era stato anche danneggiato in maniera del tutto gratuita. I tre sono stati accompagnati in questura e denunciati tutti per tentato furto in abitazione in concorso, mentre il proprietario dello zaino dovrà rispondere anche del reato di ricettazione.

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