Ragazza violentata a Bolzano non ci sono impronte sulla bici ora si punta sull'esame del Dna

Non è stato possibile rilevare le impronte digitali utili a identificare l’uomo che lo scorso 6 maggio aveva violentato una studentessa quindicenne a Bolzano.
La procura di Bolzano ha confermato la notizia del quotidiano Alto Adige.

La ragazzina era stata aggredita da due uomini, probabilmente extracomunitari senza fissa dimora, mentre tornava a casa da scuola in sella alla sua bicicletta: uno l’aveva colpita ed era poi fuggito, l’altro l’aveva violentata. La bicicletta della ragazzina era stata inviata al laboratorio scientifico della polizia di Padova: le analisi tecniche, però, non hanno dato l’esito sperato. Sulla bici sono state rinvenute impronte con soli 7 punti utilizzabili, contro i 13 richiesti per un’identificazione scientificamente valida. Le impronte sulla bici, dunque, sono insufficienti. Le indagini ora proseguono, anche attraverso il Dna riscontrato sui reperti, per cercare di rintracciare il violentatore ed il suo complice.

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