Incendiata nel garage l'auto di un agente penitenziario agli alloggi di servizio di Spini

di Patrizia Todesco

Nella notte tra domenica e lunedì un’auto di un agente della polizia penitenziaria regolarmente parcheggiata nel seminterrato degli alloggi demaniali della Casa Circondariale di Trento è stata data alle fiamme. Per i vigili del fuoco intervenuti sul posto si tratterebbe di un incendio doloso. Durante i primi rilievi sono state rinvenute tracce di combustibile.

Sul grave episodio, con una lettera al provveditore regionale, dottor Enrico Sbriglia, è intervenuto il segretario generale Sinappe, Roberto Santini. «Rispetto ad inquietanti gesti di siffatta natura - si legge - logicamente non si può che esprimere tutta l’amarezza possibile. Un atto di assoluta inciviltà che altro non fa che parimenti connotare l’autore. Nel contempo è naturale esprimere sentimenti di vicinanza al malcapitato collega che ha subito danni stimati per 6 mila euro in quanto a prendere fuoco non è stata solo l’autovettura ma anche una minimoto parcheggiata davanti alla vettura e pneumatici pronti per il cambio stagionale». Sulle ragioni alla base del gesto e dunque anche sugli autori sono in corso accertamenti. Ancora non è chiaro se si tratti di un atto intimidatorio nei confronti del singolo agente o se si sia voluta colpire l’intera categoria.
«Sinceramente il nostro è un lavoro molto delicato - dice Andrea Mazzarese, segretario regionale del Sinappe con competenza per il Triveneto - ed è chiaro che possiamo godere dell’attenzione negativa dei detenuti che escono dal carcere o di persone avverse al personale di polizia. È un gesto gravissimo, tutto il Sinappe è vicino al collega colpito. Quanto accaduto dimostra ancora una volta che serve una attenzione particolare nei confronti dei luoghi dove vivono gli agenti con le loro famiglie, perché quello che facciamo ci porta ad avere anche dei nemici». Mazzarese si dice infatti convinto che il rogo doloso sia un attacco contro la polizia penitenziaria.

Il fatto è accaduto nel cuore della notte e ad accorgersi del fumo sono stati dei colleghi che stavano smontando il turno e che dopo aver dato l’allarme ai vigili del fuoco sono prontamente intervenuti evitando il peggio. «L’incendio - spiega Mazzarese - poteva infatti estendersi alle altre auto o provocare danni anche agli appartamenti e alle persone che vi abitano».

«Va rappresentato che il posto in cui si trovava l’autovettura data alla fiamme è piuttosto addentrato rispetto agli altri box, sì da indurre a pensare che l’autore del vile gesto vi si sia introdotto di proposito». Il sindacato «esprimere tutta l’amarezza possibile; un atto di assoluta inciviltà che altro non fa che parimenti connotare l’autore», ed è vicino «al malcapitato collega», che ha subìto danni stimati in circa 6.000 euro in quanto a prendere fuoco non è stata solo l’autovettura ma anche altri beni personali (una minimoto parcheggiata davanti alla macchina, e i pneumatici pronti per il cambio stagionale.

Al di là del fatto decisamente preoccupante il segretario generale del sindacato chiede di intervenire con la massima urgenza per garantire maggiore sicurezza agli alloggi riparando sia il cancello di accesso alle case che il basculante che permette di raggiungere i posti auto coperti. Quest’ultimo, infatti, è da tempo danneggiato mentre il primo risulta fuori uso ormai da cinque mesi. Con l’occasione viene anche segnalato il malfunzionamento del citofono degli alloggi e ciò in passato ha creato disservizi anche nel controlli per le assenze per malattia in quanto è accaduto che il medico fiscale si sia presentato ma non abbia potuto accedere alla struttura.

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