Tanta neve sulle cime domani ancora aria fredda ma Primo Maggio col sole

E' davvero un colpo di coda da record dell'inverno sulle Dolomiti. Dopo l'ondata di maltempo del fine settimana le montagne si presentano imbiancate come quasi mai durante la stagione fredda, mentre gli impianti di risalita ormai sono chiusi.

In Trentino il record è stato registrato in Marmolada, con 50 centimetri di neve fresca al rifugio Pian dei Fiacconi (nella foto, anche i clienti si sono messi a spalare!).

In Alto Adige, ai Prati di Croda Rossa, sopra Sesto, si registrano 80 cm di neve, alla malga Rossalm a 2164 metri di quota nei pressi di Braies 70 cm. La neve è però scesa anche fino a valle, con 40 cm a Sesto e 35 a San Candido.

La neve caduta, come dimostrano i due episodi di domenica sul Brenta ed in Alto Adige, ha fatto scattare l'allarme per le valanghe, con l'indice di pericolosità 2 (moderato) su Lagorai e monti della Val del Chiese, per alzarsi a grado 3 (considerevole) su Val di Fassa e gruppo Adamello-Presanella. 

Nei prossimi giorni le condizioni meteorologiche saranno in miglioramento, con ancora qualche singola nevicata, anche se per la primavera bisognerà pazientare.

E il primo Maggio? L'appassionato meterologo Giacomo Poletti, nostro collaboratore, spiega così l'evoluzione: «Buone notizie per il 1° maggio: sarà una giornata asciutta, soleggiata e più mite». Il perché del freddo è presto spiegato: «Il Trentino è "sotto attacco" di aria islandese: ecco il percorso compiuto negli ultimi 10 giorni dall'aria che stiamo respirando oggi a 2000 m (calcoli da: ready.arl.noaa.gov/ HYSPLIT.php) e il minimo di ieri sera centrato sul Veneto, che ha portato aria fredda verso l'est Trentino».

Il maltempo non è però terminato. Secondo Meteotrentino, la situazione è questa: «Martedì nuvolosità variabile e piuttosto fresco al mattino. Mercoledì soleggiato con temperature in ripresa, specie nei valori massimi. Giovedì irregolarmente nuvoloso, venerdì e sabato nuvoloso o molto nuvoloso, con probabili precipitazioni da deboli a moderate, nevose mediamente oltre 1600-1800 metri».

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