Il sindaco di Pinzolo indagato: assunzioni, appalti e uso dell'auto Cereghini: «Io sono sereno»

Dopo il clamoroso provvedimento di ieri, con la Guardia di Finanza che ha allontanato il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini dal paese, intimandogli di non mettere piede per tutta la fase delle indagini, si delinenao meglio le accuse a suo carico. Se i reati ipotizzati sono peculato e turbativa d'asta, gli episodi denotano una gestione che oggi è sotto l'occhio della Magistratura.

Si tratta di accuse relative alle attività di sindaco e di membro del consiglio di amministrazione dell’Azienda per la promozione turistica (un doppio ruolo che già in passato aveva fatto molto discutere). Tre gli episodi contestati. Il primo, l’assegnazione di un appalto da 100mila euro per le luminarie natalizie, dove Cereghini avrebbe favorito una ditta. Su questo argomento si era discusso a suo tempo in consiglio comunale, e il sindaco aveva respinto le contestazioni delle minoranze.

 Stessa accusa, di turbativa d’asta, per l’assegnazione dell’incarico di addetta stampa del comune: Cereghini aveva nominato Chiara Grassi - che è anche addetta stampa del Parco Adamello Brenta - senza un bando pubblico. Quanto al peculato, agli atti dell’inchiesta c’è l’uso di auto in dotazione dell’Apt per attività proprie del comune di Pinzolo, ed anche qui torna a galla la gestione «doppia» per la quale è difficile distinguere il ruolo di sindaco da quello di consigliere Apt.

«Pur nella drammaticità del momento, sono sereno e respingo ogni accusa perché confido nel lavoro della magistratura, organismo nel quale ripongo da sempre massima fiducia». Il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini ha affidato ad una nota il suo pensiero, dopo essere stato raggiunto dal provvedimento che gli impedisce di rientrare sul territorio del «suo» comune.
«È di dominio pubblico che lo scorso mese di novembre sono stati acquisiti dall’autorità giudiziaria, presso il nostro municipio, atti e documenti di alcuni procedimenti amministrativi. Le indagini sono tuttora in corso e ieri sono stato raggiunto da un provvedimento che mi inibisce la dimora all’interno dei confini del Comune seguito, oggi, da un ulteriore atto che mi sospende dalle funzioni di sindaco. Dunque, il Comune di Pinzolo verrà retto temporaneamente dal vicesindaco. A lui, agli assessori ed ai consiglieri di maggioranza e di minoranza auguro buon lavoro. Ai miei concittadini porgo un saluto affettuoso e un cordiale augurio di una buona Pasqua».

Nel frattempo quest’oggi il neoeletto comitato di gestione dell’Azienda per il turismo Madonna di Campiglio- Pinzolo-val Rendena si riunirà per eleggere il nuovo presidente. Dopo l’esclusione del presidente uscente, Adriano Alimonta - sulla quale hanno pesato in maniera determinante i guai giudiziari che lo hanno coinvolto come presidente del Soccorso alpino e le perquisizioni della guardia di finanza sia a casa sua che in Apt, oltre al comune di Pinzolo, dello scorso novembre - oggi non vedrà sedersi al tavolo neppure Michele Cereghini, uno dei membri di diritto.
Alla riunione del nuovo Cda potrà comunque recarsi un rappresentante del comune di Pinzolo, che sarà presumibilmente il reggente le veci di sindaco Albert Ballardini.

 

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