La "giunta-bus" di Fugatti 16 trasferte, 1.300 km

di Andrea Bergamo

Milletrecento chilometri percorsi a bordo di un pulmino, dalla sede di piazza Dante ai municipi delle valli. La nuova giunta provinciale guidata dal presidente Maurizio Fugatti si riunisce sin dal suo insediamento nelle sedi amministrative delle periferie: un tour di 16 tappe che ha toccato principalmente i territori colpiti dal maltempo di fine ottobre che - come hanno fatto notare i cosiddetti “maligni” - sono collocati nei due collegi elettorali interessati dalle suppletive di fine maggio (Trento con le valli del Noce e Pergine con Fiemme, Fassa e Primiero).
«I centri abitati dell’asta dell’Adige con la Busa e le Giudicarie hanno subito danni da maltempo» osserva il governatore, che ricorda le zone toccate dall’iniziativa che nasce con l’obiettivo di manifestare la vicinanza dell’amministrazione provinciale alle comunità dove vento e pioggia hanno inflitto una ferita che richiederà impegno (e tempo) per essere rimarginata.

Il presidente e gli altri membri della giunta, ai quali spesso si accoda il dirigente generale della giunta Paolo Nicoletti, si spostano a bordo di un mezzo da 8 posti che fa parte del parco macchine car sharing della Provincia. Accanto ai politici si spostano a bordo di un’altra auto anche due dirigenti di Piazza Dante. «L’unica spesa che l’ente sostiene per le trasferte è legata alla benzina consumata, perché gli autisti sono dipendenti provinciali» evidenzia il governatore, che aggiunge: «Sarebbe ridicolo dover rendicontare la benzina consumata per le trasferte». Lo abbiamo fatto noi: un veloce calcolo delle distanze tra la città capoluogo e le località visitate con l’agevole strumento di Google Maps. Il pulmino della giunta da novembre ad oggi ha totalizzato circa 1.310 chilometri, per un’indennità variata da novembre ad oggi da 54 a 23 centesimi al chilometro. L’ipotesi di spesa totale è dunque di poco superiore a 455 euro.

La prima seduta della nuova giunta a trazione leghista si era riunita a Dimaro, dove la slavina di fango e rocce partita dal rio Rotian aveva cancellato una porzione del centro abitato e ucciso una giovane mamma. A seguire, l’esecutivo si era riunito in Valsugana, Val dei Mocheni, Val di Fassa, Val di Non, Tesino e Val di Cembra. In un caso la riunione per l’approvazione delle delibere proposte dagli assessori aveva toccato l’Alto Garda. A Riva (territorio che non fa parte dei collegi delle suppletive dove saranno eletti i successori di Fugatti e Giulia Zanotelli in Parlamento) la giunta aveva incontrato gli amministratori locali nella sede della Comunità di valle per discutere del collegamento Loppio-Busa.

Negli scorsi mesi un’interrogazione in merito alla questione era stata presentata dal consigliere del Pd Luca Zeni. «Può dar fastidio, ma non ci fermeremo neanche dopo le elezioni di maggio» annuncia il presidente della Provincia. Che rilancia: «Invito anche chi ci critica a spostarsi sul territorio per incontrare amministratori e cittadini per vedere da vicino le problematiche che vivono ogni giorno. Pensi che la scorsa settimana una cinquantina di persone ha atteso il nostro arrivo a Segonzano. Sono davvero molti i sindaci che ci invitano a convocare la giunta nel loro municipio e anche dalle aziende locali che ci propongono una visita. Non saranno certo 50 euro di benzina che fermeranno la nostra iniziativa».

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