Tragedia a Gardolo: muore nella culla La piccola Brianny avrebbe fatto oggi 9 mesi

di Leonardo Pontalti

Proprio quest’oggi la piccola Brianny avrebbe festeggiato nove mesi. Ieri mattina, però, la madre ha provato inutilmente a svegliarla: non si muoveva, non respirava. Inutile i lunghi tentativi di rianimarla da parte dei medici, all’interno dell’abitazione. Inutile anche il trasferimento in ospedale: il cuore della piccola ha cessato di battere nel primo pomeriggio, dopo che per ore le sue condizioni non erano più migliorate.

La tragedia si è consumata a Gardolo: erano da poco passate le 10 nell’abitazione di via Paludi, dove la piccola viveva con la madre, ospiti della mamma di lei - la nonna della piccola - e di suo marito.
Le due donne, dopo aver subito notato che la piccola non stava dormendo, ma era invece priva di coscienza, hanno immediatamente allertato i soccorsi contattando la centrale unica per l’emergenza dopo aver composto il 112. Nella via che collega Gardolo a Canova si sono precipitati i sanitari a bordo di ambulanza ed automedica, pemettendo al medico rianimatore di raggiungere con la massima urgenza il cortile della palazzina e di salire al sesto piano, dove si trovava la piccola.
Ancora viva, ma già purtroppo in condizioni disperate: i tentativi di rianimarla sono proseguiti a lungo, tanto da permettere ai medici di covare una flebile speranza. Brianny è stata così trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove tuttavia nel primo pomeriggio la piccola ha dovuto arrendersi e così loro malgrado anche i medici che avevano fatto tutto il possibile per salvarla.

Nata a Trento alla fine di giugno dello scorso anno, Brianny era una bambina che stava crescendo senza aver mai mostrato particolari problemi dal punto di vista medico. Al momento le prime ipotesi sembrano indirizzare verso un caso di morte in culla: nel novanta per cento dei casi si manifesta (colpendo i neonati con una incidenza, in Italia, dello 0,5 per mille) fino ai sei mesi di età, ma puà purtroppo verificarsi anche fino al primo anno di vita.

Grande la disperazione del marito della nonna della piccola: «Non è possibile che accadano cose del genere, non è giusto. Stava cominciando appena ad esplorare il mondo che aveva attorno, la sua vita era appena sbocciata. E improvvisamente abbiamo dovuto vederla priva di sensi, inanimata. Senza che si potesse più fare nulla. È devastante».

Il corpicino di Brianny è stato trasferito nelle camere mortuarie del Santa Chiara, dove nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia sanitaria, per permettere ai medici di cercare di fare piena luce su quale possa essere stata la patologia che ha portato al decesso della piccola. Successivamente la famiglia potrà pensare alla pietosa incombenza del funerale e della sepoltura, anche se il passo più difficile sarà accettare di dover accompagnare per l’ultimo saluto una creatura appena affacciatasi alla vita.

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