Cinquemila alpini trentini si preparano per l'adunata

di Daniele Benfanti

Un colorato «skyline» della città, con i grattacieli più nuovi come il City Life e il Porta Nuova. La classica «Madunina, tuta d’ora» adorna di tricolore. È il manifesto della novantaduesima adunata nazionale degli Alpini, in programma a Milano dal 10 al 12 maggio. Mentre sulla medaglia commemorativa risalta la sagoma del duomo, preceduta da tre penne alpine nei tre colori della nostra bandiera. Al ritmo dello slogan «Cent’anni di coraggioso impegno», l’Associazione nazionale Alpini si appresta a celebrare il suo primo secolo di vita nella città in cui nacque.

E così, il capoluogo lombardo e capitale economica d’Italia succede a Trento nell’albo delle città dell’Adunata. La delegazione trentina vedrà sfilare domenica 12 maggio almeno cinquemila penne nere trentine. «Abbiamo appena concluso le premiazioni dei nostri volontari per l’adunata di Trento, consegnando attestati e medaglie. Nei giorni scorsi nella zona Rovereto e Bassa Vallagarina. A Milano ci attendiamo una partecipazione dei nostri gruppi in linea con le altre adunate nel Nord Italia» anticipa il presidente della sezione di Trento, Maurizio Pinamonti.

«C’è attesa – aggiunge il vicepresidente sezionale Paolo Frizzi – per avere un termine di paragone con l’adunata di Trento dell’anno scorso». Certo, rispetto ad Asti 2016, Treviso 2017 e Trento 2018, sarà un’adunata molto diversa. Milano è una metropoli e quel giorno l’adunata non sarà l’unico grande evento ospitato dalla città. «Sembra più facile – spiega Frizzi – organizzare un’adunata in una città più grande, ma è proprio il contrario». Manca circa un mese e mezzo all’evento e gli alpini trentini che entro il 10 marzo scorso hanno prenotato online e già pagato uno spazio per gli attendamenti, ancora non sanno dove saranno dislocati: «E dire che l’anno scorso proprio a inizio aprile avevamo le prime avanguardie di amici alpini che venivano a fare sopralluoghi a Trento, mentre il 12 aprile demmo inizio alle guardianìe nell’area al Desert».

A Trento i giorni di adunata furono quattro, a Milano tornano tre. La card di libera circolazione per il trasporto pubblico in Trentino valeva per una settimana, a Milano solo tre giorni e limitatamente all’area urbana. Costerà 4 euro e va prenotata attraverso gli uffici della Sezione. Il calendario ufficiale prevede la sfilata dei blocchi trentini alle 11.20 ma, fa notare il vicepresidente Frizzi, «ragionevolmente si partirà intorno alle 12.15, quindi invitiamo all’ammassamento entro le 11.30. Noi trentini sfileremo, dopo Friuli Venezia Giulia e Bolzano, tutti con la maglietta sezionale viola dell’adunata 2018. Il palco d’onore sarà non lontano dal Duomo».

«Avremo a Milano le nostre cinque fanfare e i due cori – aggiunge Pinamonti – oltre ai gruppi sportivi e abbiamo invitato tutti i sindaci trentini. Proprio quando ero sindaco di Calceranica sfilai all’ultima adunata di Milano, quella del 1992. Era appena scoppiato lo scandalo tangentopoli, e gli alpini furono letteralmente acclamati come esempio di impegno civile, onestà e limpidezza». Per Milano sarà la quarta adunata, dopo quelle del 1992, appunto, del 1972 e del 1959. «Questa volta andiamo per divertirci e goderci la festa da ospiti, dopo il grande lavoro logistico del 2018. A Milano sono un po’ indietro. Manderemo una squadra di elettricisti e idraulici per preparare i campi» sottolinea il presidente uscente dei Nuvola Giorgio Debiasi. Domenica prossima, all’assemblea elettiva, non si ricandida. In corsa per la sua successione ci sono Giorgio Seppi, caponuvola della Val di Non, e Luciano Galli, ex caponuvola dell’Alto Garda e Ledro.

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