Scontro in Provincia, Cgil dura «Polizia a servizio dell'assessore»

Le forze dell’ordine di uno stato democratico non possono diventare un servizio di sicurezza privato a disposizione di un assessore.

La Cgil del Trentino torna a intervenire, in maniera molto dura, sui fatti di ieri in occasione del convegno contro il “gender” in Provincia, quando i manifestanti sono stati caricati dalla polizia.

«I servizi di ordine pubblico sono a garanzia di tutti i cittadini, anche a garanzia di chi protesta - scrive la Cgil in una nota - È quello che, a differenza del passato, non è successo ieri in Provincia. La “pubblica sicurezza”, a tutela di tutti, non può diventare un servizio di “sicurezza privata” di un assessore. Un ruolo, quello di assessore, che in una Comunità autonoma come la nostra dovrebbe associarsi a maggior ragione ad un grandissimo senso di responsabilità, e non essere interpretato come una provocazione. Siamo molto colpiti da quanto avvenuto ieri sera. Una conferenza pubblica al Palazzo della Provincia trasformata in un fatto privato.
L’abolizione dei corsi contro le discriminazioni di genere giustificata con il ricorso a teorie pseudoscientifiche, senza alcuna possibilità di contradditorio. La carica della polizia contro chi protestava o semplicemente chiedeva di poter assistere al dibattito.
Di tutto questo, a Provincia e Questura, chiederemo conto».

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