Incendio a Linfano, distrutto il tetto

di Davide Pivetti

Di nuovo fiamme in via Lori a Linfano, a poche ore di distanza dell’incendio di domenica sera. Due episodi del tutto autonomi, e con conseguenze molto diverse.

Gravi, gravissime quelle del rogo che ieri, attorno alle 17, ha avvolto il secondo piano e il tetto dell’abitazione di Renato Dionisi, grande nome dello sport trentino, atleta con la «a» maiuscola e primatista del salto in alto oltreché olimpionico a Tokyo nel ‘64 e Monaco nel ‘72. Appena tre giorni fa per lui il riconoscimento del Coni ricevuto a Trento, ieri invece la doccia gelata di vedere la sua casa semidistrutta dal fuoco. Danni ingenti, con un’inagibilità al momento totale, anche per il piano terra risparmiato dalle fiamme grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

L’allarme è stato dato dai vicini di casa. In pochi minuti il rogo si è propagato a tutta la copertura e la colonna di fuma era visibile anche da Nago. Sul posto sono arrivati sette mezzi dei vigili del fuoco di Arco e di Riva, e una trentina di uomini coordinati dal comandante arcense Stefano Bonamico. Hanno subito attaccato le fiamme dall’alto e dal basso, riuscendo ad avere la meglio dopo una battaglia non facile col fuoco, complici anche le solette in maltapaglia dell’edificio. Due le stanze distrutte dalle fiamme al secondo piano e con esse praticamente tutta la copertura. Ma il resto si è salvato e rappresenta il punto di partenza per la ricostruzione.

Al momento dell’incendio non c’era nessuno in casa: «C’è solo una stufa a pellets, ma era spenta da almeno un’ora - diceva ieri un desolato Renato Dionisi - non so spiegarmi cosa sia accaduto. A meno che non si sia sviluppato calore nella canna fumaria e sia arrivato alle perline. Purtroppo mi sono morti i due gatti, il calore là dentro è stato enorme». I vigili del fuoco hanno aiutato Dionisi a salvare cimeli, riviste, piante e arredi e il campione arcense ha trovato ospitalità a Riva, dove resterà finché non potrà fare ritorno nell’abitazione. Ma i danni non promettono nulla di buono, un intero piano da ricostruire e il tetto da rifare: «Sì, è un disastro, ma già domani (oggi, per chi legge, ndr) tornerò a casa, i vigili stanno mettendo in sicurezza almeno il piano inferiore».

L’intervento di Linfano ha complicato un pomeriggio già difficile: numerose le chiamate dovute al vento. Piante, tegole, lamiere volate vie. Non si registrano danni gravi, ma molto lavoro per i volontari altogardesani.

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