I tagli della Provincia all'assistenza dei disabili Anffas: «Con meno fondi il sistema andrà in crisi»

«Se davvero dovessero arrivare ulteriori tagli, senza dubbio il sistema dell’assistenza sociale è destinato ad entrare totalmente in crisi».
Non usa mezzi termini il presidente di Anffas Trentino Luciano Enderle, all’indomani dell’anticipazione della sforbiciata da almeno due milioni al budget provvisorio per il 2019 degli interventi gestiti dalle Comunità di Valle, che sembra destinato a passare dai 31 milioni del 2018 a 29, andando ad intaccare il lavoro delle cooperative sociali che si occupano di disabili e altri soggetti svantaggiati.

«Il momento è il meno opportuno, perché in ballo c’è anche il rinnovo dei contratti di lavoro e dall’amministrazione provinciale ci saremmo sinceramente aspettati segnali incoraggianti. Se davvero i tagli venissero confermati, si tratterebbe di una mazzata tanto per le realtà del settore che, inevitabilmente, per le famiglie delle persone più deboli».

La presidente del Consolida Serenella Cipriani conferma le preoccupazione degli addetti del settore: «Le risorse stanno calando in ogni ambito, è vero, ma questo è tra i più delicati, perché riguarda persone che hanno la necessità e il diritto di poter contare su assistenza di qualità. E i tagli non possono che ripercuotersi proprio sulla qualità dell’opera che viene prestata in loro favore. Che si parli di meno operatori o meno attività da poter promuovere il risultato è andare a intaccare il livello del welafare e dell’assistenza sociale che in Trentino è sempre stato elevato».

Cipriani si interroga su come si possano trovare vie d’uscita: «Se davvero le risorse saranno sempre meno ci si deve sedere a un tavolo e inziare a ragionare su come sia possibile andare avanti, garantendo la dignità del lavoro delle persone impegnate nel comparto e il livello dell’assistenza prestata. Non si può affidare tutto il comparto al volontariato o, al contrario, al privato, con la creazione di cittadini di serie A e di serie B in base alle possibilità economiche. Vanno pensate altre soluzioni».

La Provincia ha assicurato al Consorzio dei Comuni che con l’assestamento di bilancio di metà anno le risorse verranno recuperate, ma al momento il venir meno di parecchie risorse, fosse anche davvero momentaneo, favorisce incertezza per quel che riguarda anche gli affidamenti, gli accreditamenti e gli interventi a favore ad esempio degli anziani.
«Il momento è il peggiore possibile - commenta il presidente della cooperativa Kaleidoscopio Michele Odorizzi - perché le contrazioni di spesa che pare andranno a colpire anche il sociale vanno di pari passo con un aumento delle voci di spesa, legate ad esempio ai cambiamenti, penso in materia fiscale, con la riforma del Terzo settore».

Il presidente del Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena, tuttavia, si dice prudente e in un certo senso ottimista: «Credo sia presto per preoccuparsi: mercoledì (13 marzo, ndr) ci incontreremo nuovamente con l’assessore provinciale agli Enti locali Mattia Gottardi per discutere del protocollo di finanza locale, soprattutto per quel che riguarda la parte dei trasferimenti correnti. Il quadro che emerge al momento non indica grossi cambiamenti peggiorativi per quel che riguarda gli stanziamenti complessivi, anche se all’interno di questa somma sono state indicate effettivamente variazioni tra le singole voci. Per quel che riguarda dunque l’assistenza sociale ci sono ancora margini per ridiscutere gli stanziamenti previsti, fin da subito, fermo restando che da parte della Provincia è già stato annunciato l’impegno a recuperare quanto erogato in meno con l’assestamento di bilancio di metà anno. Il dialogo fino ad ora non è mai mancato, penso che ci sia spazio per evitare tagli che penalizzino eccessivamente questo settore importante e delicato».


Sull’argomento l’assessore provinciale Segnana ha diramato poco fa questo comunicato stampa: «La Giunta provinciale di Trento non ha attuato alcun taglio ai servizi ai disabili, come scrive un quotidiano locale in merito ad una presunta riduzione dei trasferimenti alle comunità di valle per l’ambito socio assistenziale».

L’assessore Stefania Segnana specifica come non ci sia ancora alcuna decisione in merito. Questo in virtù del fatto che è previsto per legge un iter specifico per la trattazione della materia. Tale iter coinvolge in prima battuta il comitato per la programmazione sociale. In seconda battuta è previsto il confronto con il Consiglio delle autonomie locali, che non è ancora stato sentito come erroneamente scritto nell’articolo. Il CAL si esprimerà attraverso un’intesa tra le parti. «Nessun taglio in vista - conferma dunque l’assessore Segnana - per i bisogni dei più deboli, che sono una priorità indiscussa della Giunta provinciale».

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