I ladri entrano in casa e rubano mentre la famiglia è in sala a cenare

I ladri sono entrati in azione all’ora di cena, quando la famiglia era riunita attorno al tavolo della cucina: sono entrati da una stanza sul lato opposto dell’abitazione, hanno frugato ovunque e se ne sono andati portando via qualche oggetto prezioso. L’allarme è stato dato dagli stessi proprietari di casa che, sentendo alcuni rumori, si sono precipitati nella stanza trovandola a soqquadro. L’allarme furti arriva questa volta dalla zona nord di Trento: dopo il doppio raid della settimana scorsa in Bolghera, i ladri stanno esplorando altre zone del capoluogo.
Mercoledì sera hanno colpito nella zona dei Solteri, al terzo piano: si sono arrampicati sui balconi finché hanno raggiunto l’appartamento che avevano come obiettivo, hanno forzato la portafinestra con arnesi da scasso, sono entrati e hanno rovistato ovunque. Non sono andati oltre quell’unica stanza, probabilmente accorgendosi che in casa c’era qualcuno.

Il furto è durato pochi minuti, il tempo necessario per frugare nei cassetti, prendere alcuni oggetti preziosi e scappare via. Nel frattempo anche i padroni di casa, che stavano cenando, hanno avvertito rumori strani all’interno dell’appartamento e si sono precipitati nella stanza. I ladri se ne erano appena andati, lasciando tutto a soqquadro. Un’altra abitazione nelle vicinanze è stata presa di mira dai ladri nella stessa giornata. Magro il bottino. Sulla collina di Meano, sempre mercoledì, l’incursione dei ladri in una casa è fallita non appena i malviventi si sono resi conto che all’interno c’era qualcuno. Il proprietario ha sentito rumori provenire dall’esterno e ha acceso la luce della stanza; i ladri, che stavano tentando di aprire le imposte, sono scappati subito.

In questi due casi è bastata la presenza dei proprietari per far fuggire i ladri: in azione ci sarebbe dunque una banda molto attenta ad evitare qualsiasi contatto, anche fortuito, con le persone, prediligendo la fuga in caso di imprevisti. Ciò significa che per tenere alla larga dalla propria abitazione questi malviventi potrebbe essere sufficiente una lampada con timer che si accende quando si è fuori casa o una radio accesa per simulare la presenza di qualcuno.
Un altro raid è stato segnalato a Povo, giovedì sera. I ladri hanno preso di mira alcune abitazioni in via Madonna della Corona ed avrebbero tentato di aprire una cassaforte. Le forze dell’ordine sono intervenute per un sopralluogo verso le 21.
La scorsa settimana i malviventi avevano agito tra il centro e la zona sud della città: si erano verificati due raid nelle case della Bolghera, sempre nel tardo pomeriggio, mentre di notte i ladri erano entrati nel centro di riabilitazione Franca Martini in via Degasperi (avevano forzato la porta con un piede di porco, poi rovistato nei cassetti ma senza trovare nulla). Sugli episodi sono in corso indagini da parte dei carabinieri del radiomobile e delle volanti della polizia. Non è escluso che in città agiscano bande diverse, anche se l’orario in cui colpiscono è sempre il medesimo: la fascia tardo pomeridiana.

In merito ai furti in abitazione, analizzando il dato provinciale, il numero rimane alto: è quanto evidenziato dal procuratore generale Giovanni Ilarda nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, lo scorso gennaio. In un anno - era stato ricordato nella relazione - si è passati da 1.072 procedimenti iscritti a 1.216, con un incremento percentuale del 13,43%; i procedimenti definiti in Tribunale sono passati da 773 a 1.116. Ma. Vi.

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