Nessuna notizia di Nardi e Ballard Parte la raccolta fondi degli amici

Un altro giorno è passato senza cercare Daniele Nardi e Tom Ballard, gli alpinisti dispersi da domenica scorsa sulle pendici del Nanga Parbat, in Pakistan. Tutto rinviato a oggi, domenica.   

Se ieri  a causa del maltempo è rimasto a terra l'elicottero militare che avrebbe potuto riaccendere una speranza ormai ridotta al lumicino, in Italia gli amici di Nardi non si rassegnano e hanno lanciato su internet una sottoscrizione per i soccorsi che ha raccolto 70 mila euro in poche ore.   

"La mattina di domenica le condizioni potrebbero essere migliori e si proverà nuovamente", ha spiegato l'ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo. Ma sulle operazioni pesa, oltre alla variabile meteo, anche l'incertezza generata dalle tensioni militari tra Pakistan e India nel vicino Kashmir, che potrebbero rendere più rigida la no-fly zone, impedendo i decolli.   

Dopo il fallimento dell'avvicinamento a piedi tentato ieri da Ali Satpar e da alcuni altri esperti alpinisti locali, l'ultimo ed estremo tentativo di ritrovare l'italiano e l'inglese è infatti affidato ai droni del basco Alex Txikon, capo di una delle due spedizioni invernali ferme al campo base del K2, in attesa dell'assalto alla montagna. Da lì, con un sorvolo di oltre un'ora e mezza, il team di Txikon potrebbe essere trasportato al campo base del Nanga Parbat e poi avvicinato alla parete Diamir, sul versante nord-occidentale, da dove potrebbe pilotare un'accurata ricognizione a distanza, tra i 5.100 e i 7.000 metri di quota, alla ricerca dei due.   

Ora è questa l'unica possibilità di avvicinare l'inaccessibile sperone Mummery, bersagliato dalle valanghe e dal ghiaccio dei seracchi sovrastanti, di cui Nardi e Ballard stavano tentando la prima salita assoluta. Per l'alpinista di Latina quella linea direttissima, che porta al sovrastante plateau crepacciato e poi agli 8.126 metri della cima del Nanga Parbat, era diventata una vera e propria ossessione, tentata ben cinque volte.   

"Quella via mi ha sempre fatto paura", racconta Simone Moro che sul Nanga Parbat è salito nell'inverno del 2016 proprio con Alex Txicon e Ali Sadpara. "Non ho mai avuto l'intenzione di provarla, - spiega - seppur sia una via bellissima, perchè ha un livello di rischio molto superiore a quello che io sono disposto a correre".


LA RACCOLTA FONDI

E' stata lanciata sabato da un gruppo di amici di Daniele Nardi una raccolta fondi su internet per "dare un aiuto alle ricerche" dell'alpinista italiano e del suo compagno di scalata inglese Tom Ballard, dispersi da domenica scorsa sul Nanga Parbat, in Pakistan. Nelle prime sette ore sono stati raccolti 20 mila euro, offerti da quasi 600 donatori. 

"Per noi Daniele non è solo un amico, ma anche un fratello - si legge nella presentazione sulla pagina del sito gofundme.com - una fonte di ispirazione per la sua determinazione, semplicità e soprattutto amore per la vita. Vogliamo ricambiarlo con un piccolo gesto e non lasciare nulla di intentato perché Tom e Daniele tornino a casa". Le somme non utilizzate saranno devolute alle scuole del Pakistan. L'iniziativa è stata ufficialmente riconosciuta dallo staff di Nardi.

comments powered by Disqus