«Livelli essenziali di assistenza», Trentino al top in Italia

di Patrizia Todesco

Quante regioni e province garantiscono l'erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) in Italia? Solo 9 su 21 raggiungerebbero la sufficienza secondo il nuovo sistema di valutazione per le tre aree della Prevenzione, dell'Assistenza distrettuale e quella ospedaliera.
Il dato è stato pubblicato su «Quotidiano sanità» e la Provincia di Trento esce dall'analisi dei vari indicatori a testa alta: prima in classifica per quanto riguarda l'assistenza distrettuale, prima per quella ospedaliera e in buona posizione anche per la prevenzione.  

Ma su cosa si è basata la valutazione? Per quanto riguarda la prevenzione, settore nel quale siamo promossi ma al sesto posto, sono stati valutati copertura vaccinale pediatrica per esavalente e Mpr, controllo animali e alimenti, stili di vita, screening. Otto sono invece gli indicatori test per l'attività distrettuale. Si tratta del tasso di ospedalizzazione degli adulti per diabete, proncopneumopatia cronica ostruttiva e scompenso cardiaco; il tasso di ospedalizzazione dei minori per asma e gastroenterite; i tempi d'attesa; il consumo di antibiotici; i pazienti trattati in assistenza domiciliare integrata; la percentuale re-ricoveri in psichiatria; il numero decessi da tumore; gli anziani non autosufficienti nelle Rsa. E 7, infine, gli indicatori per l'attività ospedaliera (tasso di ospedalizzazione; interventi per tumore maligno al seno; ricoveri a rischio inappropriatezza; proporzione colecistectomie con degenza inferiore ai 3 giorni; over 65 operati di frattura al femore entro 2 giorni; parti cesarei). 

Nove come detto le regioni che garantiscono i Lea secondo i nuovi indicatori sperimentali. Tra queste ci sono, oltre al Trentino, anche Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Decisamente messo male l'Alto Adige che è tra le cinque realtà peggiori e risulta sufficiente solo per il settore ospedaliero.
Va precisato che il nuovo modello di verifica dell'erogazione dei Lea dovrebbe entrare a regime solo nel 2020 e quella resa nota nelle scorse ore è solo una prima sperimentazione di monitoraggio effettuata sull'anno 2016.
Diversi i risultati basati sulla Griglia Lea 2017 e i vecchi criteri. Con questi indicatori solo cinque risulterebbero insufficienti, ossia Alto Adige, Valle d'Aosta, Sardegna, Calabria e Campania. Il Trentino, poi si posizionerebbe a metà classifica con un dato sufficiente ma non eccellente. 

Indicatori importanti anche dal punto di vista finanziario per le Regioni che per poter accedere al maggior finanziamento del Servizio sanitario nazionale - quota del 3% delle somme dovute a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario al netto delle entrate proprie - sono tenute a una serie di adempimenti. Tra gli adempimenti, rientra quello relativo all'area «Mantenimento nell'erogazione dei Lea», che viene certificato attraverso l'utilizzo di un set di indicatori. Per questo a seconda degli indicatori le varie realtà possono risultare più o meno facilmente virtuose e dunque ottenere le somme.

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