Litiga per il biglietto e spintona il capotreno della Trento-Malé

Ha preso a male parole il capotreno e lo ha spintonato più volte: un giovane passeggero della Trento-Malé è stato fermato dai carabinieri e denunciato per lesioni personali e per resistenza a pubblico ufficiale. L’ennesima aggressione a bordo treno è avvenuta poco prima delle 17 di ieri sulla corsa numero 61 da Mezzana a Trento.

Il passeggero, di origini straniere, è salito a Dimaro, si è seduto; quando il controllore lo ha raggiunto, ha spiegato di essere diretto a Cles e che sarebbe sceso a Malé. Il biglietto dunque è stato fatto per la tratta Dimaro-Malé. Il giovane ha pagato il dovuto e, come aveva annunciato, è sceso alla stazione di Malé. Qui ha subito estratto dalla tasca l’abbonamento, lo ha timbrato ed è risalito. Il capotreno, che ha assistito alla scena, lo ha fermato chiedendogli conto di quel comportamento.

Alla base dell’aggressione c’è stata un’incomprensione in merito al regolamento dei viaggiatori. Il giovane era convinto di aver fatto tutto correttamente, utilizzando il proprio abbonamento e pagando il dovuto per la tratta scoperta. Quando il capotreno gli ha contestato l’utilizzo prima del biglietto e poi dell’abbonamento, spiegando che le regole impongono di avere un biglietto unico per tratta e vietando di scendere e poi risalire subito, il viaggiatore ha reagito con un’ingiustificabile ed inaspettata aggressività: ha spintonato il capotreno più volte, dal marciapiede fino alla porta opposta interna al treno, e ha iniziato ad invergli contro, parlando in arabo, nella sua lingua madre (il passeggero è nato in Marocco).

Un altro viaggiatore è intervenuto per cercare i calmare il giovane, ma non c’è riuscito. Nel frattempo il capotreno è riuscito a rifugiarsi nella cabina e ha chiamato i carabinieri. I militari hanno impiegato una decina di minuti per fare scendere il giovane dal convoglio, lo hanno identificato e denunciato. Il capotreno è andato al pronto soccorso per una visita ed è stato dimesso con tre giorni di prognosi.
A bordo della corsa in cui è avvenuta l’aggressione non c’erano le guardie giurate. Come spiega Roberto Andreatta del Servizio Trasporti della Provincia, «l’episodio è avvenuto in una tratta normalmente tranquilla e senza precedenti». Ogni giorno sulla Trento-Malé viaggiano 6.000 viaggiatori al giorno e, viene evidenziato, «non si può far fronte in toto alle inottemperanze di tutti». Tradotto: le squadre di «vigilantes» annunciate in pompa magna dalla giunta Fugatti non possono essere su tutti i treni.

Infatti in servizio ci sono solo quattro guardie giurate per 180 ore di servizio complessive. Nel primo mese di sorveglianza, le guardie hanno sventato un furto di bici alla stazione di Malé, hanno allontanato ragazzi che disturbavano alla stazione tenendo la musica alta oppure che correvano vicino ai binari. Sono state invitate a lasciare il capolinea della Trento-Malé alcune persone che bevevano alcolici e sorprese altre che urinavano nel sottopassi della stazione, oppure fumavano. Allontanati dalla stazione anche ragazzi che non avevano il biglietto, mentre un agente, martedì 29 gennaio, ha aiutato il capotreno a far scendere dal convoglio un passeggero senza biglietto di viaggio.

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