Autobus gratis: anziani in coda agli sportelli

di Valentina Leone

Lunghe code, tanta impazienza e qualche brontolio per le lunghe attese e per le procedure ancora, per qualcuno, non del tutto chiare. Così, ieri mattina, decine di pensionati trentini con più di 70 anni di età, si sono armati di pazienza e si sono messi in fila agli sportelli della biglietteria di Trentino trasporti, all’autostazione, per poter consegnare la modulistica necessaria per ottenere l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici. Gli sportelli hanno quindi lavorato a pienissimo regime, e ciò nonostante solo intorno alle 12.30, dopo una mattinata di fuoco, si sono iniziate a registrare attese ragionevoli. Anche per questo motivo, alla biglietteria di via Pozzo, come recita un annuncio affisso all’ingresso dell’autostazione, si potranno presentare le richieste solo nei giorni feriali, onde evitare che vi sia concentramento in momenti in cui il personale è ridotto.

La procedura è nota da diversi giorni, eppure ancora ieri mattina diverse persone nutrivano qualche dubbio sulle modalità di presentazione della domanda. Intanto la modulistica, che è scaricabile online ma che molti, vista anche l’età non sempre sinonimo di confidenza con il web, hanno preferito ritirare alle biglietterie, trovandosi poi a dover fare un doppio passaggio agli sportelli. «Per carità era tutto molto chiaro, io i moduli li ho scaricati in un attimo, ma a questo punto avrebbero potuto trovare una soluzione per farci fare tutto online», commentava ieri uno degli over 70 in fila evidentemente a suo agio con il 4.0.

Altro passaggio poco chiaro per alcuni: chi possiede la carta scalare, infatti, deve prima azzerare il credito e solo allora può chiedere il passaggio alla smart card apposita, con possibilità di ricevere il rimborso se vi era caricata una somma superiore a 30 euro alla data del 31 gennaio. «Ho fatto un’ora di fila e mi sono sentito dire che devo prima consumare il credito: colpa mia che non ho letto bene le indicazioni, ma a questo punto ci potrebbero far fare la domanda online e basta», si stringe nelle spalle un altro pensionato andandosene via piuttosto scocciato.

La misura varata dalla giunta Fugatti ha fatto e continua a far discutere, anche tra gli stessi che ne beneficeranno, soprattutto per la questione reddito: sindacati e centrosinistra, infatti, hanno giudicato l’iniziativa iniqua in quanto di questo abbonamento gratuito beneficeranno anche gli ultra-settantenni con pensioni di tutto rispetto. «Io avrei avuto comunque diritto a un regime agevolato vista la mia situazione economica, però credo che forse sarebbe stato meglio modulare la misura in base al reddito, perché non trovo giusto che chi si trova con un’ottima pensione viaggi gratis e una famiglia con bambini messa peggio debba pagare, mi sembra quasi un paradosso», riflette la signora Marisa Bortolotti, di Trento.

Del medesimo avviso anche la signora Rosanna Moggioli, anche lei del capoluogo: «Io ho la pensione minima quindi per me questa iniziativa è sicuramente positiva, però credo anche io che forse sarebbe stato giusto fare una valutazione di reddito per alcuni casi. Insomma credo che qui in fila tutto sommato ci sia anche gente a cui non cambierebbe granché pagare o meno».

E in effetti c’è chi ammette candidamente di non essere un grande fan dei mezzi pubblici, come il signor Aldo, che nella misura della giunta vede più che altro un incentivo a lasciare l’auto a casa in qualche singola occasione: «Non è che ne avessi bisogno, ma ho presentato ugualmente la domanda giusto per risparmiare in quelle rare volte in cui prendo il bus. Sulla questione reddito non mi esprimo, ma quanti crede saranno i pensionati d’oro qui? Pochissimi, glielo dico io».

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