Piazza Dante, lite sulla casetta Per Fugatti è troppo cara

di Nicola Marchesoni

Presidio dei vigili urbani in piazza Dante, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta boccia il parere negativo della giunta provinciale.
Secondo l’esecutivo la realizzazione che l’ex governatore Ugo Rossi voleva finanziare al Comune ha un costo eccessivo (250mila euro). «Si tratta di una spesa esagerata, durante le ore diurne la situazione è migliorata rispetto al passato. Ci sono ancora delle problematiche, ma siamo al lavoro per risolverle» dichiara Maurizio Fugatti.
Alessandro Andreatta non ci sta: «La decisione di prevedere un punto fisso destinato alla polizia municipale all’interno dei giardini che si trovano nei pressi della stazione dei treni e della Regione era stata presa dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, non da me. Forse al governatore sfugge, mi auguro che si sia trattato di una dimenticanza e ci ripensi».

Il sindaco spiega perché a suo giudizio sarebbe importante dare vita ad un presidio in piazza Dante: «Oltre ad aumentare il livello di sicurezza nell’intera area in questione, si favorirebbe una migliore interazione tra i vigili e le altre forze di polizia. Nello stesso tempo si darebbe l’opportunità ai passanti di fare delle segnalazioni oppure più semplicemente chiedere un’informazione».

Critico con la giunta Fugatti è Ugo Rossi: «Se fosse vero che non vogliono realizzare la postazione che avevo proposto in alternativa alla chiusura con una recinzione dei giardini nelle ore notturne e che era stata avvallata dal Comitato per l’ordine pubblico, lo stesso a cui l’attuale governatore si rivolge per contrastare il problema lupo, sarei a dir poco sorpreso».

Punta il dito contro il suo successore: «Continua a parlare di sicurezza e oltre ad accantonare il presidio non è stato capace di far arrivare in Trentino, pur essendo la Lega al governo, degli agenti di polizia in più. Invece che far pagare i controlli sui treni, per esempio, ai cittadini farebbe meglio a chiedere a Salvini un potenziamento dell’organico delle forze dell’ordine». Affonda il colpo: «Basta vedere i dati appena diffusi dalla magistratura per rendersi conto che i furti non sono affatto calati, anzi. Vedremo, al di là dei vigilantes, come farà il Carroccio a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Quando ero governatore, ci tengo a ribadirlo, avevo stanziato dei fondi anti-degrado in zona stazione».

Per Alberto Pattini, capogruppo del Patt in consiglio comunale, il no al presidio fisso è sbagliato: «Se il problema è quello del costo eccessivo della struttura che dovrebbe ospitare gli agenti possiamo discuterne. Potrebbe essere vero che i 250mila per la casetta previsti dal rendering sono troppi. Se si stronca l’idea che sta alla base del progetto non ci stiamo».

Conclude: «Non è con i due vigilantes che la Provincia ha in mente che si risolve la piaga della scarsa sicurezza davanti alla stazione ferroviaria. Serve ben altro, in primis una sinergia tra le varie forze di polizia ed è proprio quella che saremmo riusciti ad ottenere».

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