Maltempo, assegno per tutti Fraccaro: alle famiglie 5mila € senza documentazione

di Andrea Bergamo

Nei territori colpiti dal maltempo si potrà ottenere direttamente dallo Stato un «assegno» per coprire parzialmente i danni subiti. Cinquemila euro per le famiglie e 20mila euro per le imprese: «Nessun credito d’imposta, ma denaro contante come aiuto immediato senza che venga richiesta una dimostrazione dei danni subiti. Basterà inoltrare la domanda» ha annunciato ieri mattina il ministro Riccardo Fraccaro a Dimaro, dove era in visita con il collega Sergio Costa.

I due esponenti del governo Conte hanno visitato il paese della Val di Sole ieri mattina, ospiti del sindaco Andrea Lazzaroni e del governatore Maurizio Fugatti. L’iniziativa a sostegno dei privati delle 11 regioni italiane devastate da piogge, frane e vento a fine ottobre sarà finanziata con un fondo da 200 milioni di euro. «Soldi che verranno erogati dietro semplice richiesta, senza la necessità di produrre documentazione» ha ribadito il ministro per la Democrazia diretta sulla sua pagina Facebook. Il fondo servirà anche a far fronte alle spese sostenute dai Comuni per i soccorsi e l’assistenza.

Sempre a metà febbraio, secondo quanto ha riferito Fraccaro, saranno stanziati 474,6 milioni di euro per finanziare i rimborsi ai privati dietro rendicontazione e per ripagare le somme urgenze sostenute dai Comuni delle zone colpite e gli interventi per il rischio residuo. Verrà inoltre presentato un piano del valore di 2,6 miliardi di euro in tre anni (800 milioni per il 2019 e 900 milioni per i due anni successivi) per la gestione delle emergenze e su cui l’Ue ha concesso la flessibilità. «In queste circostanze la burocrazia non può rappresentare un ostacolo e dunque il fondo sarà affidato alla protezione civile affinché gli investimenti possano essere effettuati in deroga al codice degli appalti» ha evidenziato il ministro pentastellato.

Non è stata per il momento calcolata una ripartizione dei fondi e dunque non è dato sapere quale sia la quota che spetterà al Trentino: «Nel 2019 avremo a disposizione 1,5 miliardi per sostenere le zone colpite: le due Province autonome di Trento e Bolzano verranno giustamente trattate al pari delle Regioni ordinarie» ha assicurato Fraccaro.

Il ministro dell’Ambiente Costa ha rimarcato la necessità – peraltro ribadita dal presidente Fugatti – di investire per contrastare il dissesto idrogeologico e la sicurezza, in un Paese che ha il 79% di fragilità. Per questo verranno messi a disposizione altri 6,59 miliardi (900 milioni a triennio) per interventi strutturali: «Ci muoveremo su impulso della Conferenza Stato-Regioni con l’obiettivo di ottenere quanti più progetti cantierabili possibile».

Dimaro è stato indicato dai ministri come «simbolo di una comunità colpita duramente dal maltempo che on è stata lasciata sola». Fugatti stesso (accanto al quale era presente il consigliere Ivano Job) ha ricordato la dignità, la forza e lo spirito di unità con cui la comunità locale (e la sua amministrazione) hanno affrontato l’emergenza: «I territori più colpiti sono le valli di Sole, Fiemme, Fassa, Valsugana Altopiano di Piné e Primero con due vittime e danni che sfiorano i 300 milioni di euro».

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