Poste, via alla rivoluzione Recapito a giorni alterni ma con delle eccezioni

di Sergio Damiani

Partirà in Trentino il 4 di febbraio la rivoluzione del servizio di recapito postale. In sintesi sarà gradualmente ampliato a tutta la provincia, compresi i centri maggiori come Trento e Rovereto, il servizio di recapito a giorni alterni per la posta ordinaria. Invece, grazie all’attivazione di «linee business», viene creato un secondo livello di recapito «veloce», in questo caso con cadenza quotidiana compreso il sabato, per l’editoria (cioè i giornali quotidiani, ma non solo), per raccomandate, ma anche pacchi che saranno consegnati fino a tarda sera visto che il nuovo orario prevede il recapito fino alle 19 e 45.
Il nuovo modello di recapito andrà lentamente a regime in tutto il Paese, dalla Sicilia all’Alto Adige (dove si parte il 4 febbraio con la val Pusteria).

Ricordiamo che l’Alto Adige e poi anche il Trentino hanno sottoscritto una convenzione con Poste Italiane per avere una serie di servizi aggiuntivi: in particolare la consegna agli abbonati dei prodotti editoriali entro le ore 13, ma anche la garanzia del mantenimento di una rete capillare di uffici postali sul territorio anche nei centri minori (in Trentino sono 190), la possibilità di collegarsi wifi con accesso libero presso tutti gli uffici (al momento però ancora pochi offrono questo servizio); il potenziamento del «postino elettronico» (cioè dotato di un tablet che consente all’utente, in questo caso si pensa soprattutto agli anziani, di pagare una bolletta direttamente al portalettere).

La tabella di marcia è ormai definita. Il nuovo modello di recapito è stato illustrato ieri da una delegazione di Poste italiane anche al presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Come il nostro giornale aveva anticipato già ad ottobre, la rivoluzione postale partirà a febbraio. Il giorno 4 il nuovo modello di recapito sarà introdotto nei centri di distribuzione di Rovereto, Pergine, Borgo  e nel presidio decentrato di distribuzione di Primiero. Il 18 febbraio toccherà poi a Riva con Bezzecca, Storo e Vezzano; e Tione con Pinzolo. Seguiranno - la data prevista è il 18 di marzo - Trento, Cavalese, Mezzolombardo, Cles e Malè.

Cosa cambia per il cittadino? L’obiettivo di Poste è offrire un servizio migliore garantendo una distribuzione efficiente e rapida per quei prodotti che il cittadino gradisce ricevere in tempi brevi. Le linee business  dovrebbero servire a questo scopo: garantiranno la consegna, tutti i giorni, di giornali e riviste, ma anche posta prioritaria, raccomandate e, meno graditi ma importanti, eventuali atti giudiziari. Anche la consegna dei pacchi, sia di Poste che di Amazon, avverrà con cadenza quotidiana, soprattutto in orario pomeridiano e serale. Ma la rete degli uffici postali sul territorio garantisce la possibilità di ricevere il pacco anche a chi non dovesse trovarsi a casa quando il postino suona il campanello.

Sarà invece consegnata a giorni alterni la posta meno urgente: lettere non prioritarie, cartoline, ma anche bollette e utenze varie, comunicazioni della banca in genere inviate come posta ordinaria (si tratta di documenti che in genere si possono ricevere, risparmiando tempo e denaro, via posta elettronica).

Il nuovo modello di recapito è stato illustrato dall’azienda anche ai sindacati che hanno avanzato alcune riserve sugli orari di lavoro ma anche sul contributo da 10,6 milioni di euro in tre anni che la Provincia versa a Poste per servizi aggiuntivi. Sono soldi ben spesi? I prossimi mesi, quando il nuovo modello avrà completato il «rodaggio»,  avremo una risposta.

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