Attentato incendiario contro la chiesa di S. Rocco Il vescovo Tisi: «Sfregio per tutta la comunità»

«Bruciare una porta, che sia di una struttura di accoglienza, come accaduto in passato, o di una chiesa, luogo di culto aperto e libero, è uno sfregio per tutta la comunità». Lo afferma l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, commentando l’attentato incendiario alla chiesa San Rocco a Rovereto.

«Ogni parola di condanna - aggiunge l’arcivescovo - rischia però di essere scontata se non ne deriva l’impegno affinché il dissenso e la diversità di opinione, legittimi anche all’interno della comunità ecclesiale, non travalichino mai il rispetto delle persone e degli ambienti ad esse destinati. Chi ha appiccato quel fuoco potrà alimentare paura e divisione, ma non riuscirà mai a mandare al rogo la forza del dialogo e del confronto, conquista di civiltà di cui tutti dobbiamo essere custodi e garanti».

La chiesa di San Rocco sorge sul territorio della parrocchia di San Giuseppe ed è inglobata all’interno del complesso scolastico Arcivescovile. Viene utilizzata, in particolare, per attività di culto e preghiera di un gruppo di fedeli coordinato da don Matteo Graziola. È stato lui, insieme al rettore dell’Arcivescovile Bruno Daves a denunciare questa mattina il fatto ai carabinieri che indagano sull’accaduto. Intanto gli uffici amministrativi dell’Arcidiocesi hanno esteso la segnalazione alla Sovrintendenza per i Beni culturali, «al fine di valutare eventuali danni al patrimonio artistico, derivanti in particolare dal fumo e dalla fuliggine provocati dal rogo appiccato al portone».


 

LE REAZIONI - «Ho voluto portare personalmente la solidarietà della Lega Trentino e la mia a Don Matteo mentre gli operai lavoravano per chiudere e mettere in sicurezza il portone oggetto di un atto vandalico compiuto dai soliti noti. La violenza e i vandalismi non sono mai metodi da adottare per contrastare visioni diverse dalle proprie su temi etici o politici». Lo ha detto il capogruppo della Lega Trentino, Mara Dalzocchio, subito dopo la visita alla chiesa di San Rocco a Rovereto.

Sull’argomento è intervenuto anche il Consigliere provinciale Denis Paoli. «Atti vandalici come questi - ha detto - sono un segnale preoccupante, soprattutto se rivolti contro un luogo sacro e simbolo della nostra identità come è una chiesa.
Purtroppo sul nostro territorio sono presenti soggetti che credono di vivere nell’impunità e che non accettano in alcun modo i principi basilari di uno Stato democratico».

Civica Trentina «condanna fermamente il vergognoso attentato terroristico alla chiesa di San Rocco di Rovereto ed esprime solidarietà al coraggioso parroco don Matteo Graziola».
In una nota Civica Trentina «augura a tutta la popolazione che i vili criminali vengano al più presto assicurati alla giustizia».

Il Partito autonomista trentino tirolese «condanna con forza il vile atto di vandalismo compiuto contro la chiesa di S. Rocco a Rovereto ed esprime la propria vicinanza nei confronti dei fedeli, del parroco e della Diocesi».

«Questo atto perpetrato verso un luogo di culto - afferma il segretario del Patt, Franco Panizza - non può essere in alcun modo giustificato, a maggior ragione se compiuto contro un simbolo della cristianità. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine faranno piena chiarezza sull’accaduto e ci auguriamo vengano individuati al più presto i responsabili per essere puniti in maniera esemplare». «L’atto di ieri notte - aggiunge Panizza - arriva in un momento particolarmente delicato per quanto riguarda la situazione politica locale e nazionale. Oggi più che mai i partiti sono chiamati al massimo impegno nei confronti delle sfide che la società moderna e scenari in continua evoluzione ci pongono davanti; sarebbero guai se si guardasse all’antipolitica come alla soluzione dei problemi dei cittadini».

comments powered by Disqus