Casa svaligiata 3 volte in pochi mesi Ma stavolta i carabinieri arrestano le ladre

di Giacomo Poletti

Quattro furti in casa subiti dal 2016, di cui tre da maggio ad oggi: è la «conta» delle odiose visite subite in due appartamenti attigui di una famiglia in via Alto Adige, a Lamar di Gardolo.

L’ultimo furto, venerdì alle 11 di mattina, ha avuto però un epilogo diverso dagli altri perché l’intervento dei carabinieri si è rivelato risolutivo per fermare due giovani nomadi, intercettate sulla ciclabile mentre scappavano dalla proprietà privata appena «visitata».

«Tutto è cominciato con l’apertura del nuovo percorso per le bici da Gardolo a San Lazzaro», spiega la residente vittima delle quattro spaccate in tre anni: «Probabilmente ha fatto scoprire questa zona tranquilla (situata dietro a dei capannoni, in un’area agricola ai piedi del versante boscato, ndr) ai malintenzionati. Nel 2016 ci fecero un disastro in casa, rubando tantissime cose e lasciando una scia di danni. I ladri poi sono ritornati a maggio di quest’anno, rompendo degli infissi, ma erano scappati senza portare via nulla, credo grazie all’allarme appena installato. Venerdì scorso la terza effrazione con il furto di alcuni beni nell’appartamento di mia figlia attorno alle 10.30 di mattina».
L’altro, appunto, la quarta: «Ma per fortuna i Carabinieri sono intervenuti in tempo a seguito della chiamata di mia cognata».

I militari dell’Arma sono arrivati in pochi minuti cogliendo in flagrante le due giovani donne, a quanto pare di etnia rom, mentre uscivano dalla casa. Gli episodi di criminalità in questi ultimi mesi non hanno riguardato solo le abitazioni. Ad esempio una attività di riparazione di utensili è stata oggetto di danneggiamenti, con un incendio appiccato ad un deposito esterno che ha richiesto l’intervento dei vigili volontari di Gardolo.

Una situazione di stress per chi risiede nella zona, che di notte resta isolata dietro i capannoni sul lato est della statale (in quel tratto via Alto Adige) e il versante sotto l’abitato di Meano: «Qui ormai tutti chiudono scuri e tapparelle in fretta alla sera». Le effrazioni sono avvenute spesso in pieno giorno, con ladri che - vista la refurtiva asportata, perlopiù preziosi o danaro - sono giunti probabilmente a piedi. La famiglia vittima degli odiosi atti ci tiene a ringraziare i carabinieri, il cui intervento potrebbe (forse) aver messo la parola fine a un problema insidioso.

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