Fugatti mette i vigilantes davanti a Santa Maria

La competenza sarebbe del sindaco, e il via libera dovrebbe arrivare dal parroco (che oggi sull'Adige spiega di non essere neanche stato avvisato), ma il presidente della giunta provincia Fugatti ha deciso di sorpassare tutti e andare dritto al sodo:; i fedeli che andrann oa Messa a Santa Maria troveranno guardia armate giurate a scortarli e «proteggerli». Lo ha deciso l'esecutivo provinciale dando il via libera ad uno stanziamento di 50 mila euro per un bando specifico per la «tutela e il presidio dei luoghi di culto». E secondo Fugatti l'arcivescovo Lauro Tisi sarebbe d'accordo. Ne ha parlato brevemente oggi, al termine della giunta provinciae (che si è tenuta a NOvaledo), il presidente Fugatti illustrando le principali decisioni dell'esecutivo.

Da qualche mese, non potendo garantire una vigilanza costante all'ìinterno, la parrocchia aveva dovuto limitare l'apertura della chiesa a poche ore al giorno (e non sempre aperta come prima). Ma era un provvedimento legato soprattutto ai tentativi di furto di elemosina. Poi erano stati i volontari dell’Associazione Nazionale carabinieri in pensione a garantire la presenza all'interno nelle ore di apertura. 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per Fugatti, è stata la fotografia di un uomo che orina sulle mura esterne di notte fotografato e ora «ricercato» perché Fugatti desidera «che sia arrestato». Però quello è «comunque un altro problema, di cui devono occuparsi le forze dell’ordine. A noi interessa garantire la fruibilità del luogo di culto« spiega il presidente illustrando il nuovo provvedimento. Di certo le guardia armate non possono stare 24 ore al giorno a pattugliare la chiesa.

Saranno dunque guardie giurate, armate, quelle che presidieranno l’ingresso della chiesa nelle ore delle funzioni quotidiane, come oggi ci sono davanti a qualche banca o oreficeria. 


Questa mattina siamo andati alla messa delle 9 in Santa Maria Maggiore (l'unica del giorno, solo la domenica se ne celebrano due). E abbiamo trovato chi del problema si occupa da anni con il Comitato della Parrocchia.  

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