In un anno 29 morti sulle nostre strade

di Andrea Bergamo

Non le curve o le gallerie poco illuminate. Teatro principale degli incidenti avvenuti in Trentino nel 2017 sono i rettilinei: 505 scontri a fronte di un totale di 1.356 (al secondo posto ci sono gli incroci, con 270 incidenti). Un dato - contenuto nel report di Aci e Istat - che conferma come causa principale degli schianti per automobilisti e motociclisti siano le distrazioni (dal messaggino sul cellulare al cambio della stazione radio, fino ai cartelloni pubblicitari) ma un ruolo importante viene giocato anche dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza e la velocità elevata.



Curiosa è la classifica che tiene conto dell’incidenza sul totale della popolazione residente. Sul territorio provinciale il dato, in linea con quello degli anni precedenti, è dello 0,25% per un totale di 1.980 feriti e 29 morti (3 in meno del 2016). È nelle periferie che si trovano i dati più consistenti: in prima posizione troviamo Castel Condino con 5 incidenti su 231 abitanti (2,16%), seguito da Cagnò (1,21%), Carzano (1,13%), Caldes (1,1%) e Castelnuovo (1,06%). Trento si ferma invece in 25esima posizione (0,36%).

I principali centri del Trentino si posizionano invece in cima alla graduatoria dei Comuni in cui si verifica il maggior numero di incidenti. Al primo posto c’è Trento (421 incidenti, 562 feriti e 4 morti), segue Rovereto dove il dato degli impatti tra veicoli si riduce quasi dei tre quarti, attestandosi a quota 112 (149 feriti e nessun morto), mentre in terza posizione c’è Arco (77 impatti e 97 persone rimaste contuse).

Il rischio maggiore si corre nei centri abitati: 534 sono gli incidenti avvenuti sulle strade urbane con 3 morti e 677 feriti, 232 su strade minori dentro l’abitato con 3 morti e 334 feriti, 502 su provinciali, regionali o statali fuori dell’abitato con 15 morti e 814 feriti. Seguono le autostrade (58 incidenti, 6 morti e 113 feriti) e le altre strade fuori dall’abitato (30 incidenti, 2 morti e 42 feriti). La fascia di età più a rischio risulta essere quella tra 30-54 anni (12); seguono gli anziani oltre i 65 anni i (7). Nel 2017 si sono registrate 17 vittime tra conducenti e passeggeri di autovetture, 2 tra sui veicoli industriali/commerciali, 9 motociclisti, 1 tra ciclisti.

Oggi si celebra la «Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada». Per l’occasione, Aci e Automobile club di Trento hanno organizzato diverse iniziative per la prevenzione degli incidenti. «Sulle strade il tributo che ancora oggi siamo costretti a pagare è troppo alto, sia in termini di morti che di feriti, senza distinzione di età o di sesso, su due o quattro ruote, in città come sulle strade extraurbane«sono le parole di Roberto Pizzinini, presidente dell’Automobile Club Trento.

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