La vittima: Alessandro, sportivo e imprenditore

La vittima della duplica tragedia è un giovane imprenditore e grande sportivo. Alessandro Pighetti era nato a Calcinate, in provincia di Bergamo, nel marzo del 1987. Ma la prima infanzia l’ha trascorsa con la madre Renata Pighetti a Chiari, in provincia di Brescia. Poi si erano trasferiti insieme sull’Altopiano, oltre venti anni fa. Dopo il matrimonio della madre con Massimo Toller i tre vivevano tutti insieme nella casa di Costa, in via Maffei 135, teatro della tragedia di ieri.

Dopo il trasloco dalla Lombardia, la famiglia Toller - Pighetti si era costruita una vita nella comunità di Folgaria. Lei impiegata nello studio commercialista Eco2000 di Folgaria. Massimo Toller invece aveva un passato da operaio, ma ormai da molti anni lavorava per il «Progettone».

Alessandro si era creato la sua vita, nella nuova comunità. Qui aveva intessuto forti amicizie, da qui era partito per la sua esperienza lavorativa. Negli ultimi anni lavorava nel campo delle assicurazioni. Ma aveva molteplici interessi e progetti, tanto da essere cotitolare al 50% di una sua azienda: la Ap & Mb di Trento, che aveva fondato. La società si occupa di commercio di auto, moto, camper e pezzi di ricambio. Ma non c’era ovviamente solo il lavoro nella vita di Alessandro.

Tanti gli interessi, come è normale per un giovane affamato di vita. Dai motori (la sua adorata Golf campeggia in tante delle foto sui suoi profili Facebook) alla recente passione per la palestra. Ma non solo: era anche giocatore di hockey.

Ieri Alessandro è morto a soli 31 anni, in modo tragico e assurdo. Un colpo di fucile sparatogli da colui che, se pure non era il padre biologico, da molti anni era la figura maschile di riferimento nel nucleo familiare.

 

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