Aree inquinate, brutte notizie: la bonifica a Trento Nord è lontana

di Domenico Sartori

Pessima notizia per la città capoluogo: la bonifica delle aree inquinate di Trento nord è cosa lontana, lontanissima. Non ci voleva molto a capirlo, invero. Ma ieri sera l'ha ufficializzato davanti alla Commissione urbanistica la dirigente comunale Luisella Codolo . Che ha sintetizzato l'esito del recente carteggio tra Appa (Agenzia provinciale protezione dell'ambiente), Ministero dell'ambiente e Consorzio di bonifica.

«Il progetto di bonifica è ben lontano dall'arrivare a completamento» ha spiegato Codolo, aggiungendo: «A Roma, al ministero, il Consorzio di bonifica ha presentato studi e analisi. Ma non c'è accordo con l'Appa che li deve validare. La dottoressa Laura Boschini (dirigente dell'Appa, ndr) è stata chiara: nessun passo utile per il prosieguo del procedimento. C'è un atteggiamento non collaborativo, rigido, da parte dei privati proprietari». Eppure su quelle aree il Consiglio comunale sarà chiamato a dire la sua con la revisione del Prg in corso, anche perché - lo ha ricordato ieri l'ex assessore all'urbanistica Paolo Biasioli - il Piano Gregotti che ha portato nel 2011 alla soluzione unitaria per tutte le aree, interne ed esterne al «Sin» (il sito inquinato di importanza nazionale), non regge più, se non altro perché la nuova legge sul commercio prevede un centro commerciale di massimo 10 mila m² quando il Prg, tra ex Sloi ed ex Carbochimica, prevede una piastra a scavalco della ferrovia di 30 mila.

La questione è emersa in Commissione perché all'ordine del giorno c'era una modifica della norma di attuazione del Prg per le aree C6 in modo da permettere alla società Sequenza (ex Elma) della famiglia Podini di realizzare una struttura a termine «temporanea», un supermercato MD (media struttura vendita) di 1.500 m² di superficie (esattamente come quella del Lidl inaugurata all'ex Frizzera) sul lotto di 23.500 m² a valle della ex Sloi. Una pratica portata avanti da Biasioli, fatta propria dal nuovo assessore, Alberto Salizzoni , e condivisa da buona parte della Commissione, che però alla fine non ha deciso alcunché perché è venuto meno il numero legale. A chiedere lumi sull'inquinamento è stato Andrea Maschio (5 Stelle). Risposta rassicurante: a fine aprile la Provincia ha sancito che l'area non presenta livelli di inquinamento fuori norma. È la ragione per cui l'Amministrazione è pronta ad andare incontro ai proprietari, sconfitti sì nei ricorsi davanti al giudice amministrativo, ma che ora potrebbero richiedere i danni per il blocco dell'area esterna al «Sin». Paolo Castelli (Gruppo misto) ha sposato la soluzione: «È una opportunità di riqualificazione, che darebbe dignità urbanistica alla zona, arginando il degrado provocato dalle aree inquinate, finché la bonifica non sarà compiuta».

Il Comune sarebbe garantito da una fidejussione circa l'eventuale abbattimento della struttura modulare e metallica dopo l'uso temporaneo. Andrea Merler (Civica Trentina) ha invece chiesto tempo per approfondire la scelta anche in relazione all'impatto viabilitistico e al carico antropico. In ogni caso, la decisione sulla variante è saltata, provocando anche il rinvio dell'esame della decina di richieste di inedificabilità pervenute, e che attendono una rapida risposta. La Commissione aveva prima dato l'ok ad un cambio di destinazione da servizi pubblici (AA) a servizi privati (H2) dell'area di Villa O'Santissima a Villazzano 3, oggi di proprietà della cooperativa Sad, che intende realizzare un progetto di co-residenza tra giovani e anziani.

Con un odg la Giunta viene impegnata a ottenere dalla Sad l'uso pubblico del parcheggio esterno, come avviene oggi. Approvato anche il progetto di ampliamento della scuola media «Fogazzaro» di Mattarello per ricavarne un'aula magna da sfruttare anche come sala civica dalla Circoscrizione e dalle associazioni. La modifica progettuale per la nuova sala nel piano interrato incrementa la superficie da 240 a 320 m² , l'altezza da 3,80 a 4,80 metri . In totale, 3.700 m³ in più che fanno lievitare i costi dell'ampliamento della scuola da 3,5 a 5,2 milioni . Intervento, ha ricordato l'assessore Italo Gilmozzi , realizzabile grazie al contributo richiesto alla Provincia di 2,2 milioni , ottenuto al 90% . Salvo che non rientri nel blocco delle opere per coprire i danni da maltempo. La soluzione piace sia alla scuola che alla Circoscrizione. Il progetto preliminare, per Gilmozzi, può essere portato in Consiglio comunale ad inizio dicembre.

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