Strage di alberi, il bambino manda 5 euro al Comune

Da grande vorrebbe fare il forestale, vive in città ma va sempre nei boschi e a funghi con il nonno: Achille si è commosso nel vedere in televisione la strage di alberi abbattuti dalla bufera di fine ottobre e allora ha pensato di devolvere la sua paghetta per una zona colpita.

Il bambino, che ha nove anni, ha scritto così una lettera commovente in cui racconta come gli piaccia «Andare a funghi con il nonno, imparare a riconoscerli, imparare a individuare le tracce degli animali, riconoscere gli alberi...»

Così quando nei giorni scorsi ha visto la strage di piante abbattute dal vento in provincia di Belluno è rimasto incollato davanti alla tivù. Dispiaciuto è rimasto a guardare quel disastro e a immaginare il suo animale preferito - il lupo - in difficoltà. «Mamma facciamo qualcosa?» ha chiesto dopo aver sentito che si poteva dare dei soldi in solidarietà.

Silvia, sua madre, e suo marito Alberto, hanno provato a mandare un sms solidale «ma non ci siamo riusciti» spiega lei. «E allora ho chiesto: Achille che facciamo? E lui: mamma voglio dare i miei risparmi al posto con più danni». Alla fine hanno deciso per il municipio di Rocca Pietore, Comune epicentro della bufera in Veneto, e così Achille ha scelto quello. Ha aperto la scatola nella quale teneva i suoi 5 euro risparmiati in questi ultimi tempi, ha preso un foglio di carta e ha scritto al sindaco questa lettera commovente.

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