Sci, si riparte: prezzi in crescita Stagione al via il 24 novembre

di Valentina Leone

Tra temperature quasi primaverili e parte del territorio alle prese con i danni causati dal maltempo, in Trentino si fa ancora un po' fatica a respirare aria di neve e a immaginarsi con gli sci ai piedi. La stagione, però, è alle porte e tutti i comprensori, dal Bondone alla val di Fassa, si stanno attrezzando come sempre per offrire una stagione con proposte e servizi di qualità.
Piste ben curate, più sicure, e impianti hi-tech anche quest'anno incideranno sul prezzo dello skipass: complici i rincari su energia elettrica e gas e la necessità di innevare artificialmente sempre di più, in tutte le aree si registrano aumenti intorno al 3%. Ragionando in moneta, parliamo di maggiorazioni dai due ai tre euro per l'ingresso giornaliero, dai dieci ai venti per lo stagionale. Qualcuno, poi, oltre a puntare su manutenzione e sicurezza, ha raccolto la sfida delle nuove tecnologie e da quest'anno ha deciso di offrire app e portali dedicati con funzioni che vanno dal meteo alla misurazione delle prestazioni.
Qui di seguito una panoramica dei principali comprensori.
Monte Bondone. L'aumento dello ski-pass è del 3% circa. Il giornaliero per adulti, che nella scorsa stagione costava 33 euro in bassa stagione, 35 in alta e 35,50 nel periodo tra Natale e Capodanno, quest'anno passa a 34, 36 e 37,50 euro. Il prezzo dello stagionale, invece, resta invariato per giovani e famiglie grazie al contributo dei Comuni. Quello per adulti non in prevendita, invece, subirà un lieve rincaro, di circa dieci euro, passando da 389 a 399 euro. Le motivazioni alla base degli aumenti le spiega Michela Di Francesco, della società Trento Funivie: «Quest'anno abbiamo programmato investimenti per oltre un milione di euro per ampliare alcune piste e migliorare il piano sciabile: sono spese che affrontiamo per dare sempre più qualità, ma comportano anche dei costi». Nonostante l'aumento dello skipass e un meteo ancora non da pieno inverno, le prenotazioni per gli abbonamenti stagionali stanno andando molto bene. A breve, inoltre, arriverà una novità pensata per gli sciatori più hi-tech: un'app scaricabile gratuitamente con aggiornamenti in tempo reale, grazie ad una webcam, su condizioni meteo, apertura e affollamento delle piste.
Paganella. Analogo discorso per il comprensorio Paganella Ski: ci saranno dei rincari sui giornalieri e gli stagionali per adulti, ma a fronte di un ammodernamento degli impianti. I ritocchi sul giornaliero vanno dai 41 e 43 euro dello scorso anno per alta e altissima stagione, ai 43 e 46 euro di quest'anno. Per gli stagionali, invece, l'aumento è dai 500 e 550 euro (in prevendita e non) del 2017/2018 ai 520 e 570 euro di quest'anno. Anche la Paganella è sempre più hi-tech: dallo scorso anno c'è il wi-fi gratuito su tutte le piste, mentre in questi giorni è previsto il lancio della card Golden Experience, che avrà una duplice funzione: si potrà utilizzare infatti come carta prepagata per acquistare gli ingressi, ma anche in modalità «My Pass», ossia come telepass dello sci, evitando la fila alle casse grazie al collegamento con una carta di credito.
Alpe Cimbra. «Se guardiamo ai rincari di energia elettrica e gas, inclusi quelli in vista per il 2019, e all'Imis sugli impianti, il conto è presto fatto e noi dobbiamo adeguarci». Il direttore del comprensorio Ivan Pergher punta il dito contro gli aumenti generalizzati e all'imposizione fiscale sempre più elevata, e giustifica così i ritocchi previsti per quest'anno anche sui 104 chilometri di piste dell'area. Considerando l'area Folgaria Fiorentini, il ticket giornaliero per gli adulti, infatti, è di 40 euro per la bassa stagione e 41 per l'alta, contro i 38 e 40 euro dello scorso anno. Sul fronte delle nuove tecnologie, il comprensorio offrirà quest'anno un portale con annessa app, «Skiperformance», che oltre a permettere l'acquisto online di tutte le tipologie di ingressi misurerà distanze percorsi, dislivelli e velocità minime e massime raggiunte dagli sciatori.
Fiemme e Fassa. Anche per questi due comprensori i rincari si fanno sentire. Lo skipass Fiemme/Obereggen, che offre 45 impianti di risalita e 110 chilometri di piste, vede un aumento secco di due euro sul giornaliero, a 46 euro per l'alta stagione che diventano 50 tra Natale e Capodanno. Lo stagionale tocca invece quota 550, se acquistato dopo il 24 dicembre, e 480 se preso in prevendita. Lo scorso anno le tariffe erano rispettivamente a 46 e 48 euro, mentre lo stagionale viaggiava a 540 euro e 470 se in prevendita. Trend analogo anche per la val di Fassa, che racchiude piste dal col Rodella, fino a passo Fedaia e passo Carezza e dove il giornaliero passa da 40 euro per la bassa stagione, 45 per l'alta e 50 per l'altissima a, rispettivamente, 42, 48 e 53 euro. Cresce il prezzo anche degli stagionali, che aumentano di dieci euro passando da 450 a 460 euro per la prevendita e da 490 a 500 euro se presi last minute.
Skirama Dolomiti. Uno skipass, otto località: con Skirama si hanno a disposizione 150 impianti e 830 chilometri di piste, da Madonna di Campiglio al Tonale, passando per Pejo, il Bondone e la Paganella. Il giornaliero passa dai 50 euro dello scorso anno a 52 in bassa stagione, mentre tra Natale e Capodanno dai 55 euro si sale a 57. L'annuale lievita invece dagli 840 euro dello scorso anno agli 865 per il 2018/2019. Si tratta di aumenti generalizzati: basta infatti prendere a campione una delle aree comprese nel pass, ad esempio la ski area Campiglio (che comprende anche Pinzolo, Folgarida e Pejo) per vedere come sul giornaliero l'aumento sia del 2,5% circa, con i 49 e 54 euro dello scorso anno arrivati ora a 51 e 56 euro per alta e altissima stagione.


LE APERTURE

Il conto alla rovescia è partito, anche se tutti gli addetti ai lavori precisano: «Meteo permettendo». Oltre a qualche intensa nevicata in quota, manca infatti un freddo duraturo in grado di garantire la tenuta dell’innevamento artificiale. Così, sperando che il tanto atteso calo delle temperature arrivi in fretta, ci sono già le prime date di apertura degli impianti. 

Sul Bondone, in linea con molte altre località, si apre sabato 1 dicembre. Con una possibile «anteprima» già nel weekend precedente, «ma sempre se farà freddo abbastanza per poter far lavorare i cannoni, condizione indispensabile», spiegano da Trento Funivie. Proprio il 24 novembre si conta di partire invece sulla Paganella, ma anche lì incombe la variabile meteo. «Mi sembra ancora presto per essere pessimisti - spiega il direttore del comprensorio Ruggero Ghezzi - abbiamo un impianto molto potente per innevare, ci basterebbe qualche giorno e in 72 ore potremmo coprire tutto il carosello». 

Nonostante i danni da maltempo, la ski area Folgarida - Marilleva è pronta a ripartire l’1 dicembre. «La nostra stazione sciistica è a posto - commenta il direttore Cristian Gasperi - e abbiamo completato anche gli investimenti previsti con il rifacimento della pista “Orso bruno” che collega Madonna di Campiglio a Marilleva. I cannoni sono armati, ora non ci resta che aspettare l’arrivo del freddo per poterli far entrare in funzione».
Per quanto riguarda invece proprio Madonna di Campiglio e i suoi impianti, non c’è ancora una data definitiva di apertura fissata, come spiegano dagli uffici della società. «Solitamente apriamo negli ultimi weekend di novembre, ma tutto dipende un po’ dal meteo», ci dicono. Partirà con l’1 dicembre anche la stagione sull’Alpe Cimbra, ma probabilmente a regime parziale: per il 7 dicembre, invece, dovrebbero entrare in funzionamento tutti gli impianti, sia a Folgaria che a Lavarone. 

Quella di oggi, invece, sarà già la seconda domenica con gli sci ai piedi a quota 3.000 metri sul ghiacciaio del Presena, dove si è cominciato a sciare già sete giori fa e da domani la riapertura sarà a pieno regime, con le due cabinovie Paradiso e Presena in funzione. 

Spostata decisamente più in avanti, invece, l’inaugurazione della stagione per lo sci di fondo. Nell’area di MalgaMillegrobbe si punta a partire per le vacanze di Natale e si stanno ultimando gli ultimi interventi al bosco per rimediare ai danni da maltempo. Analogo discorso per la val di Fiemme, dove nella zona del Lavazè sono ancora diverse le malghe rimaste isolate. Per la pista «mondiale» di Lago di Tesero, però, pur con la variabile meteo, si spera di ricominciare nel periodo natalizio.

 

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