Rovereto, bloccata nell'ascensore Amr manda un tecnico dopo un'ora

Bloccata per quasi un’ora in ascensore, tra il piano 0 e il piano -1 del parcheggio Amr di piazza della Pace. È quanto denuncia una roveretana che, sui tempi dei soccorsi organizzati dalla municipalizzata, qualche critica ce l’ha.
La vicenda risale a qualche sera fa. Lei era nel parcheggio, stava scendendo. «L’ascensore già qualche settimana fa si era bloccato, ma l’hanno aggiustato subito. Nulla da dire.

L’altra sera si blocca di nuovo. Quando mi rendo conto che non c’è modo di farlo ripartire, chiamo l’assistenza. Può succedere. A rispondermi è una signora da Milano, solo che non la sento: l’interfono non è in ascensore, ma in cima alle scale. Fossi stata al piano meno 2, non avrei proprio nemmeno capito che qualcuno mi aveva risposto».

Poco male, a metà tra meno 1 e 0, alzando le braccia, si riesce a prendere la linea e a chiamare con il cellulare. La signora - rassicurata dall’assistenza che sarebbe arrivato subito qualcuno - avvisa la sorella, che nel frattempo arriva lì. «Dopo 40 minuti, mia sorella ha chiamato i pompieri. Sono arrivati in 5 minuti, in altri 5 mi hanno fatto uscire. A quel punto è arrivato il tecnico, che avrebbe dovuto arrivare subito. Ma non è colpa sua: quel poveretto era a Mezzolombardo, si è precipitato giù. Amr ha una convenzione con un solo tecnico? Incredibile. Ci fosse stata una vecchietta dentro?».

Un disappunto che cresce con i minuti. Anche perché, osserva, «Ho saputo che i pompieri non li possono chiamare. Ripeto, si fosse bloccato al - 2 non avrei neppure potuto chiedere aiuto. E fossi stata un’anziana credo avrei rischiato un malore. È inaccettabile».

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