Fronte comune anti Valdastico

di Lorenzo Basso

All’indomani delle richieste presentate da alcune categorie economiche a favore della realizzazione del prolungamento della Valdastico verso Trento, la sezione del Wwf provinciale, assieme a diverse associazioni ambientaliste e animaliste locali, e con il sostegno di sette Comuni del territorio, lancia un appello al mondo politico e alla cittadinanza per bloccare in modo definitivo il progetto di collegamento infrastrutturale. L’istanza, contenuta all’interno di un documento di quattro pagine, si propone di informare la popolazione ed i candidati alle prossime elezioni sulle possibili conseguenze dannose rappresentate dall’opera dal punto di vista sia ambientale, sia sociale, proponendo quale alternativa sostenibile il potenziamento delle arterie di collegamento esistenti, ad iniziare dalla rete ferroviaria. Assieme al testo, l’associazione ha avviato anche una campagna di sensibilizzazione sui territori potenzialmente interessati dal percorso dell’autostrada, con una serie di incontri pubblici tematici.

«Invece di esprimere la nostra contrarietà da soli - ha dichiarato il presidente di Wwf del Trentino Aaron Iemma - abbiamo deciso di unire le associazioni ed i comitati che da anni si battono per bloccare il progetto, trovando poi l’adesione anche in diversi Comuni trentini. Il nostro scopo, ora è richiamare l’attenzione dei cittadini e dei candidati a presidente alle prossime elezioni sull’enorme impatto ambientale e sociale di un’infrastruttura che viene puntualmente rispolverata ad ogni chiamata alle urne. Crediamo infatti che si tratti non solo di un’opera inutile per il territorio, ma che potrebbe creare grossi danni al delicato sistema idrogeologico e ai residenti delle zone interessate».

Tra le motivazioni elencate nel documento, si parla del consumo di suolo e della possibile deturpazione del paesaggio, dell’atteso incremento dei flussi di traffico e del conseguente inquinamento atmosferico, delle difficoltà relative all’inserimento del cantiere nelle realtà locali e della plausibile «trasformazione di intere valli in cantieri per decenni». Ma non solo: il documento, pone l’accento anche sulle linee di sviluppo europee, che prevedono la riduzione dei flussi di merci su gomma, e sui vantaggi rappresentati dal potenziamento dei collegamenti su rotaia. «La tratta ferroviaria del Brennero - ha detto Iemma al riguardo - è oggi sottoutilizzata, mentre quella della Valsugana potrebbe essere potenziata in modo tale da togliere gran parte del traffico in transito verso Trento, costituito principalmente da pendolari».
Tra le diverse associazioni e istituzioni, ad oggi hanno sottoscritto il documento i Comuni di Besenello, Altipiano della Vigolana, Nomi, Villa Lagarina, Caldonazzo, Volano e Calliano.

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