Carovita, stangata di 220 euro +8% su gas e luce in un anno

di Francesco Terreri

Da domani 1° ottobre la bolletta dell’energia elettrica per le famiglie in regime di maggior tutela aumenta del 7,6%, pari a 1,5 centesimi a chilowattora in più e ad una spesa annua per elettricità di 552 euro, 32 in più del periodo precedente.

Sempre domani, la bolletta del gas rincara del 6,1%, cioè di 4,78 centesimi al metro cubo, corrispondenti ad una spesa annua di 1.096 euro, in crescita di 61 euro. Ma questo è solo l’ultimo di una serie di aumenti del costo dell’energia, spinti dalle quotazioni del petrolio e dalle tensioni internazionali. In Trentino, tra luglio 2017 e settembre 2018, la migliore offerta disponibile sul mercato per l’energia elettrica ha visto una crescita della spesa annua del 3%, con un rincaro di circa 15 euro. La migliore offerta per il gas è salita addirittura del 13%, con un aggravio sulle bollette di 113 euro. Complessivamente per le famiglie trentine è una stangata di 220 euro, +8% in poco più di un anno.
Il confronto delle offerte sulle bollette di elettricità e gas è possibile sui sito dell’Arera, l’Autorità per l’energia, anche se il nuovo portale avviato da pochi giorni ha sollevato qualche critica perché non conterrebbe tutte le informazioni del vecchio. Nel luglio 2017, per una famiglia tipo con consumi standard, in Trentino la migliore offerta per l’energia elettrica era quella della Enne Energia di Bologna con 435,99 euro di spesa annua. Oggi l’offerta migliore è quella di Engie Italia (i francesi della ex Gdf Suez) con 450,61 euro annui, il 3,3% in più di quindici mesi prima. Dolomiti Energia è seconda con 452,60 euro, in aumento del 2% rispetto a luglio 2017.
All’epoca per il gas la migliore offerta in Trentino era sempre quella di Enne Energia con 849,17 euro annui. Nel mese che si conclude oggi l’offerta più conveniente è quella di Dolomiti Energia con 962,24 euro, il 13,3% in più dell’offerta migliore dell’anno prima, il 9,5% in più dell’offerta della stessa Dolomiti Energia nel luglio dell’anno scorso (878,67 euro di spesa annua).

L’Autorità per l’energia spiega che gli aumenti che scattano domani sono stati contenuti bloccando gli «oneri generali di sistema» che tutti paghiamo in bolletta e che comprendono, tra l’altro, gli incentivi alle fonti rinnovabili e le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia. «Con questa manovra - sostiene Arera - l’Autorità utilizza nella misura massima possibile la sua azione di scudo, rinviando di un ulteriore trimestre il rialzo necessario degli oneri». Lo stop agli aumenti degli oneri era già stato applicato nell’aggiornamento delle tariffe di fine giugno.
Viceversa, il rialzo delle bollette è causato soprattutto dall’«eccezionale situazione di tensione nei mercati energetici» che, dice l’Arera, è determinata in primo luogo dalle «sostenute quotazioni internazionali delle materie prime energetiche; in particolare, i prezzi di riferimento per l’Europa del gas naturale e del carbone risultano (in euro) in aumento del 13% e del 12% nel trimestre in corso rispetto al secondo trimestre 2018». Ma pesa anche il prezzo della borsa elettrica italiana, che è in crescita del 29% «scontando anche il calo della produzione idroelettrica e temperature superiori alla media stagionale nel mese di settembre».
Il Centro Tutela Consumatori di Bolzano ricorda che «sommando gli attuali aumenti a quelli del trimestre luglio-settembre 2018, si arriva ad un totale di oltre il 14% in pochi mesi: una vera stangata per le famiglie e i consumatori. E altri salassi sembrano profilarsi all’orizzonte (inizi 2019), visto che l’aumento programmato degli oneri di sistema, solo però quelli a carico delle famiglie, è stato posticipato al prossimo anno. Il tutto considerando che le famiglie italiane stanno già pagando prezzi dell’energia e del gas fra i più alti a livello europeo».

Il Ctcu approva invece lo spostamento al 1° luglio 2020 dell’abolizione del mercato di maggior tutela.

comments powered by Disqus