Rubò in casa: condanna a 16 mesi Risarcisce e fa ritrovare gli ori

Una settimana fa era stato sorpreso a rubare in un’abitazione di via Vicenza: arrestato dalla polizia, il malvivente ieri mattina ha patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione per furto aggravato, resistenza e lesioni. Il 20enne, che ha contribuito a fare ritrovare la refurtiva (alcuni monili e oggetti in oro), ha inoltre risarcito i proprietari dell’abitazione con 1.300 euro. Ieri il Tribunale, che aveva già convalidato l’arresto, ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari nel milanese, dove vive lo straniero.
Si è chiuso così il capitolo penale del rocambolesco episodio successo nella notte fra domenica 12 e lunedì 13 agosto in Bolghera. All’arrivo della polizia, infatti, il 20enne - che armeggiava vicino ad una tapparella con un complice, si era lanciato dal secondo piano. Inseguito dagli agenti della polizia era stato bloccato e arrestato dopo una violenza colluttazione, nella quale anche gli agenti erano rimasti feriti.
L’allarme era scattato verso le 3.30 di notte e a lanciarlo era stato un cittadino tunisino, che - con grande senso civico - notando dei movimenti sospetti aveva telefonato alla centrale unica 112. La volante della polizia, avvicinatasi con cautela per evitare di essere scoperta dai ladri, aveva notato uno dei due lanciarsi dal secondo piano e cadere sulla rampa sottostante. Alla vista della polizia il giovane si era messo a correre, tentando una improbabile fuga.
Ma il 20enne era stato raggiunto dagli agenti che, non senza fatica, erano riuscita a bloccarlo. Sottoposto a perquisizione personale, lo straniero era stato trovato in possesso di arnesi da scasso che aveva utilizzato poco prima per introdursi all’interno dell’appartamento, dal quale - insieme al complice, riuscito a fuggire - aveva asportato alcuni gioielli. Addosso gli agenti gli avevano trovato uno dei monili, ma il giovane ha poi contribuito a fare recuperare l’intera refurtiva, restituita al legittimo proprietario.
Ieri mattina, come detto, in tribunale si è svolto il processo a carico del malvivente, che ha patteggiato un anno e 4 mesi per il furto aggravato, la resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. In aula il difensore ha inoltre messo a disposizione una somma di 1.300 euro a titolo di risarcimento per i danni arrecati dal malvivente. Per entrare in casa, infatti, i ladri avevano forzato una finestra.
Proseguono intanto le indagini della polizia per risalire anche all’altro soggetto responsabile del fatto, che è riuscito a fuggire all’arrivo della volante.

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