Trentino: grande caldo fino a Ferragosto

di Lorenzo Basso

La morsa di caldo afoso che da una decina di giorni aleggia sul Trentino non si allenterà prima di una settimana, ed il meteo su tutto il territorio rimarrà caratterizzato da temperature particolarmente elevate, da alti tassi di umidità nell'aria e da una certa instabilità, soprattutto nelle ore serali. A renderlo noto è Gianluca Tognoni, del servizio di previsioni di Meteotrentino, l'ente provinciale funzionale per la Protezione civile locale che si occupa di meteorologia da oltre un ventennio. Secondo l'esperto, la situazione attuale, che peraltro si pone in linea con le settimane più calde degli ultimi anni (ben lontano dal record di temperatura registrato nei primi anni Cinquanta), dovrebbe rimanere costante fino a Ferragosto, dato il persistere dell'anticiclone africano e il permanere delle infiltrazioni di correnti occidentali che cagionano i fenomeni temporaleschi. Sia a Trento che a Rovereto, il centro urbano più caldo della provincia, le temperature rimarranno dunque comprese tra i 32 ed i 34 gradi centigradi, mentre rovesci più o meno intensi, con possibili grandinate, interesseranno quotidianamente tutto il territorio. 

«Capita tutti gli anni di registrare un periodo di caldo afoso come quello attuale, che solitamente permane sul nostro territorio per un paio di settimane», spiega Tognoni, da noi sentito nel primo pomeriggio di ieri. «Fa caldo - aggiunge - ma i valori non sono certo da record, anzi: direi che si pongono in media con quelli raggiunti nelle passate estati. Il problema maggiore per quanto riguarda il caldo percepito è rappresentato dall'alto tasso di umidità presente nell'aria». 

Dal punto di vista meteorologico, il nostro territorio si pone sui margini dell'anticiclone africano, i cui venti caldi, arricchitisi di umidità nel passaggio sul Mediterraneo, portano in buona parte dell'Europa temperatura ben al di sopra dei 30 gradi. 

Fino ad ora, i picchi di caldo in Trentino sono stati registrati lo scorso 1 e 2 agosto, quando a Trento si sono raggiunti i 35,6 gradi, mentre a Rovereto (dove i rilevatori sono più vicini al centro urbano) l'asticella ha toccato i 37,9. Si tratta di temperature alte, ma non straordinarie, e di gran lunga lontano dal record del 1952, che vide la colonnina di mercurio raggiungere i 40,4 gradi nel capoluogo. A detta di Tognoni, del resto, l'anticiclone rimane permeabile ai venti più freddi provenienti da Occidente, che, scontrandosi con le masse d'aria rovente, generano i fenomeni di instabilità serale. Le precipitazioni, a quanto riferito, potranno essere intense ma di breve durata, come avviene solitamente con i temporali estivi. In tal modo, non rovineranno i piani di chi ha in programma un'uscita fuori porta il prossimo fine settimana. 

«Le correnti calde - conclude Tognoni - sembrano essere in lieve cedimento, tuttavia nei prossimi giorni il meteo cambierà di poco: vi saranno giorni più o meno caldi o instabili. Un'attenzione particolare dovrà essere riservata alle grandinate, che avvengono quasi ogni giorno in una parte del territorio».

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