Resta ferita durante un tentativo di scippo Al pronto soccorso deve pagare il ticket

di Patrizia Todesco

Era stata colpita in testa da una bottigliata che le aveva dato un uomo mentre tentava di rubarle la borsetta. Un’aggressione in piena regola che si era consumata tra via fratelli Fontana e via Cardinal Morone, nel quartiere di Cristo Re. A distanza di quasi due mesi da quel brutto episodio la vittima, una 54enne residente in un paese vicino a Trento, ha dovuto pagare un ticket di 50 euro per le cure ricevute al pronto soccorso.

Un conto non proprio gradito e che la donna ritiene un’ingiustizia. Dopo il danno dell’aggressione e le lesioni subite, dice, la beffa di dover risarcire per le cure ricevute in quanto «non troppo gravi» da evitare il ticket.
I fatti risalgono alla metà di giugno. La donna aveva appena appoggiato la borsetta sul sedile della vettura quando uno sconosciuto l’aveva avvicinata per rubargliela. Lei aveva cercato di trattenere la borsa ma lui, come risposta, l’aveva colpita in testa con una bottiglia procurandole un trauma cranico e una lacerazione allo zigomo.

«I testimoni avevano chiamato subito l’ambulanza e, dopo avermi ripulito dal sangue e medicato sul posto, mi avevano portato al Pronto soccorso dove mi avevano fatto anche una Tac per scongiurare il pericolo di qualche lesione interna. La ferita non aveva avuto bisogno di punti e in serata mi avevano dimessa. Proprio questi ultimi due aspetti, mi hanno detto, hanno comportato che mi venisse addebitato il ticket che ho pagato questa mattina. Mi sono anche preoccupata di fare una lettera di reclamo all’Azienda che ho inserito nell’apposita cassetta, tra l’altro già piena».

La donna ricorda con piacere la solidarietà dei passanti, la gentilezza del personale sanitario e delle forze dell’ordine, ma non ha «digerito» il conto che le è stato recapitato. «È vero che non sono stata ricoverata e che non sono dovuta ricorrere allo psicologo per superare lo shock - dice - ma devo comunque continuare a fare terapia per riabilitare lo zigomo tanto che ancora adesso non riesco a mangiare tranquillamente una mela. E comunque io sono stata vittima di un’aggressione, non è che mi sono recata al pronto soccorso di mia volontà per una sciocchezza».

In realtà, tra la lunga lista di esenti dal ticket per prestazioni di codice bianco o verde al pronto soccorso, non risultano le vittime di aggressioni.
Una decina di giorni dopo il tentato scippo l’autore della rapina era stato arrestato e portato in carcere. Fondamentali nell’indagine erano state le testimonianze raccolte sul posto dalla polizia ed i filmati delle telecamere.
Durante le indagini era emerso che l’uomo, poco prima della tentata rapina, era stato ripreso dalle telecamere mentre rubava uno zaino da un hotel che si trova sempre nella zona di Cristo Re.

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