Furto di rame, tre arresti Inseguimento nella notte

di Marica Viganò

Tre giovani su un'auto con targa straniera, alle 5 di ieri mattina in via Maccani. I carabinieri, incrociata la vettura, hanno voluto verificare chi fosse a bordo. Da un controllo di routine è stato scoperto un furto di rame. Arrestati tre giovani, di origine romena e moldava. 
Non è stata un'azione facile per i carabinieri: alla vista della pattuglia del radiomobile il conducente dell'auto ha tentato la fuga facendo partire un inseguimento, con i militari che sono riusciti a bloccare la vettura sospetta in via del Commercio. I tre a bordo, di 20, 27 e 33 anni, non hanno potuto nascondere il maltolto: nell'auto erano stipati ben 150 metri di cavi di rame. Inoltre, sulla stessa vettura, i carabinieri hanno trovato arnesi da scasso e tutto il necessario per il taglio.

«Immediati accertamenti hanno così permesso di appurare la provenienza furtiva dei cavi di rame, asportati lungo la tratta ferroviaria che lambisce Trento nord» spiegano i carabinieri. Si tratta della linea Trento-Malé, ed i cavi sottratti sono quelli della messa a terra. I tre stranieri sono stati accompagnati nella caserma di via Barbacovi ed arrestati con l'accusa di furto aggravato. Ieri mattina in tribunale si è tenuta la direttissima, con l'intervento di una interprete dato che due degli arrestati non parlano bene la lingua italiana. Il giudice Greta Mancini ha convalidato gli arresti disponendo i domiciliari solo per uno dei giovani, mentre i due complici - uno dei quali non ha mai avuto problemi con la giustizia - sono liberi. L'udienza è stata rinviata al prossimo 8 agosto per i termini a difesa.  

Il valore del maltolto è di circa 5 mila euro, ma dalla vendita del rame contenuto nei cavi i ladri avrebbero potuto ricavare molto meno. 
Il fenomeno della sottrazione dell'«oro rosso» nei pressi dei binari, che in certi casi può causare un blocco delle linee ferroviarie e il venir meno della sicurezza per gli addetti alla manutenzione, è sotto stretta osservazione da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza. Risale infatti al 2012 (con rinnovi nel 2014 e nel 2016) il protocollo di intesa che ha previsto l'istituzione dell'Osservatorio nazionale sui furti di rame, con l'obiettivo individuare le migliori strategie di prevenzione e contrasto.
Il numero di questo genere di reato è in diminuzione in tutta Italia: nel 2014 si contarono oltre 18 mila furti, mentre nel 2017 furono 7.383 (-14,8% rispetto al 2016). Lo scorso anno sono invece aumentate del 2,7% le persone denunciate o arrestate (2.100 segnalazioni).

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