Più soldi ai docenti «meritevoli» Ma i professori non ci stanno

Un terzo dei docenti del liceo linguistico Sophie Scholl di Trento è stato giudicato «meritevole» dalla dirigente d’istituto, su un totale di 103 insegnanti. Un giudizio legato al sistema dei premi in denaro previsto da una specifica legge provinciale che era stata duramente contestata da un folto gruppo di professori (48 in totale, di cui 6 precari), che avevano inviato anticipatamente alla preside Maria Silva Boccardi una dichiarazione scritta, con la quale evidenziavano la propria indisponibilità a percepire il premio. La normativa provinciale prevede che i soldi non erogati (per via della rinuncia scritta di qualche interessato) vengano restituiti a Piazza Dante, ma Boccardi - che concorderà il da farsi con il Dipartimento della conoscenza - sta valutando se individuare dei sostituti.

«Non accetto il bonus per rispetto nei confronti dei numerosi colleghi meritevoli che non lo otterranno, considerato che lo spartiacque tra merito e demerito nella maggior parte dei casi è sottile» si leggeva nei documenti (che riportavano un testo comune) consegnati preventivamente dai 48 docenti che ancora non erano a conoscenza se tra loro ci fosse qualche potenziale «meritevole».

Sempre a giugno la dirigente Boccardi aveva comunicato a voce - all’interno del collegio docenti - la decisione su come procedere di fronte al rifiuto. Così i cosiddetti «meritevoli» sono stati comunque individuati, al di là della loro espressa rinuncia in anticipo. Come previsto dalla normativa provinciale, la dirigente ha stabilito i singoli premi in denaro (che mediamente ammontano a 7-800 euro) e ne ha dato notizia agli interessati. Secondo quanto era stato comunicato inizialmente, prima del pagamento avrebbe lasciato trascorrere un lasso di tempo nel corso del quale ogni docente avrebbe potuto confermare la sua posizione di rifiuto, dato che non poteva essere considerata valida una rinuncia preventiva. In tal caso i soldi non erogati sarebbero tornati all’amministrazione centrale poiché - secondo quanto riferito oggi dagli insegnanti - non ci sarebbe nessuna possibilità di trattenerli per un uso comune della scuola.

In questi giorni, assieme alle comunicazioni indirizzate ai 33 docenti meritevoli è emersa una novità. Con una circolare interna, la dirigente ha comunicato di aver individuato le figure da premiare, che a breve riceveranno la comunicazione dell’importo assegnato. «I docenti che intendono manifestare l’indisponibilità alla valorizzazione e, dunque, la rinuncia all’importo assegnato, devono comunicarlo alla dirigente per mail entro il 27 agosto 2018 - si legge sul documento -. In caso di rinuncia, l’importo non utilizzato verrà ridistribuito, mantenendo i criteri indicati nella scheda proposta». In che modo? Lo spiega che «i fondi non utilizzati rimarranno a disposizione dell’amministrazione provinciale. Sulla base dei punteggi assegnati a tutto il corpo docente, nel caso in cui ci fossero dei rifiuti valuterò se aggiungere all’elenco dei premiati degli altri nominativi».

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