È morto Enzo Rutigliano Storico docente a Sociologia

Si è spento la notte scorsa, nella sua casa di Trento, il professor Enzo Rutigliano, per molti anni docente di Storia del pensiero sociologico all’Università di Trento. Aveva 74 anni. Ad assisterlo fino all’ultimo, la moglie Pia e la figlia Bianca.

Tra i primi a darne l’annuncio, l’amico Marco Boato, che sulla sua pagina Facebook scrive: «Un grande dolore, un grande rimpianto. Addio Enzino carissimo, rimarrai nei nostri ricordi, nei nostri cuori nel segno dell’amicizia e della solidarietà».

Nato a Milano nel 1944, Rutigliano arrivò a Trento, studente della facoltà di Sociologia, nel 1968. Erano i tempi di Alberoni e Rusconi, dei quali seguì i corsi.

Dopo la laurea, conseguita con il massimo dei voti nel 1972 con un lavoro su «Hegel: Totalità e Separazione», continuò la carriera accademica, prima come borsista al fianco proprio di Gian Enrico Rusconi, poi come assistente.

Nel 1980, ancora prima di diventare professore, assunse l’incarico di insegnamento del corso di «Storia del Pensiero Sociologico», che avrebbe mantenuto fino alla pensione.

Vasta e approfondita la produzione scientifica. Rutigliano, in particolare, si dedicò con passione allo studio della sociologia delle masse, con saggi importanti su Elias Canetti.

Fu anche editorialista del nostro giornale.

«Tutti lo ricordano come docente attento, preparato, preciso, dotato di ampia cultura, spirito critico e profonda capacità di analisi. Fin dal suo arrivo a Trento nel 1968 come studente - sottolinea l’Università di Trento in una nota - è stato protagonista della nascita e dell’evoluzione della facoltà dalle origini dell’Istituto di scienze sociali fino alla Sociologia di oggi. Rutigliano ha dato il suo contributo a scrivere la storia dell’ateneo trentino, partecipando attivamente anche al movimento studentesco della fine degli anni Sessanta».


Per ricordare la figura di Enzo Rutigliano e sottolineare il suo contributo nel disegnare lo sviluppo degli studi sociologici a Trento, il Dipartimento ha previsto un momento di ricordo che si terrà sabato 30 giugno, alle ore 11, nella corte interna di Sociologia.

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