Sicurezza, in Trentino i cittadini si sentono al sicuro Nonostante furti e spaccio, il 77,6% ha buona percezione

di Marica Viganò

A Trento e a Bolzano si vive tranquilli. Questa volta non lo dicono i numeri delle forze dell’ordine, ma lo sottoscrivono gli stessi abitanti. Nell’indagine Istat sulla «Sicurezza dei cittadini», riferita al periodo 2015-2016, le due province autonome spiccano come vere e proprie «isole felici». In Alto Adige si registra il picco più elevato di percezione della sicurezza, con l’81,1% dei cittadini intervistati che si dichiara molto o abbastanza sereno. A breve distanza, con il 78,3% delle risposte positive, c’è la Valle d’Aosta, seguita dal Trentino con il 77,6%. Un dato che appare come una sorpresa, tenendo conto della severità con cui i residenti in provincia giudicano gli episodi di microcriminalità, dallo spaccio ai furti in abitazione.

L’indagine a livello nazionale è stata effettuata su un campione di 50.351 persone dai 14 anni in poi, per rilevare che impatto abbiano la paura della criminalità e la preoccupazione di subìre reati nella vita di tutti i giorni. In generale, come è stato rilevato, l’insicurezza aumenta al crescere dell’età: ad esempio la quota di chi non esce mai di casa prevale nella fascia dai 75 anni e oltre. Sei cittadini su 10 si sentono sicuri camminando per strada, ma ben il 35% delle donne ha paura ad uscire la sera senza compagnia.

Curioso che i cittadini che ritengono di vivere in zone poco o per nulla a rischio criminalità siano i residenti nelle isole (76,9%), in particolare in Sardegna (86,2%), ma anche in Trentino (84,1%) ed in provincia di Bolzano (83,5%).
Attenzione, però: nella nostra regione ci sono «gli insicuri senza motivo», come vengono definiti nell’indagine: un gruppo composto sia da uomini sia da donne in età adulta (con più di 54 anni), che vivono in comuni medio piccoli, ma anche da ultra 75enne maschi che risiedono nelle periferie delle aree metropolitane. Invece non c’è traccia in regione degli «insicuri molto preoccupati di subìre reati».

In Trentino Alto Adige c’è la quota più alta di soddisfazione per l’operato delle forze dell’ordine, pari al 72,8%; segue la Valle d’Aosta con il 71% e la Liguria con il 67,9%. Un dato che è in disaccordo con la complessiva (cioè relativa a tutta Italia) valutazione sull’efficacia dei controlli: «boccia» l’azione di carabinieri e polizia il 46,4% degli intervistati, percentuale che - si sottolinea nell’analisi - è notevolmente peggiorata rispetto al 38,4% della precedente rilevazione.

Questo il dettaglio delle risposte dei cittadini intervistati residenti in provincia di Trento. Di sera, solo, in una strada nella zona di casa, ritiene di sentirsi «molto sicuro» il 38% del campione, è «abbastanza sicuro» il 39,6%, «poco sicuro» l’11% degli intervistati, «per niente sicuro» il 2,7%. Dichiara di non uscire mai da solo il 5,4%, mentre non esce mai il 3,3%. Il motivo? La paura, per il 6% di chi decide di rimane nella propria abitazione. Un trentino su due si sente «molto sicuro» la sera solo a casa sua (il 56,6%), mentre il 6,9% ha dichiarato di essere «poco sicuro» anche tra le mura domestiche.

La paura suscitata dagli episodi di criminalità e microcriminalità condiziona poco i trentini: solo il 3,9% sostiene di essere «molto influenzato», mentre il 29% è «per niente influenzato». Solo il 4,3% degli intervistati ha avuto concretamente paura di subìre un reato nei tre mesi che hanno preceduto l’indagine.

Dall’analisi dei singoli reati, emerge una percentuale bassissima (il 2,4%) di chi non dorme sonni tranquilli per il timore che venga rubata la macchina. Il 5,3% degli intervistati è «molto preoccupato» per le aggressioni e le rapine, il 5,6% per gli scippi, il 6,5% per la violenza sessuale. Ma sono i furti in abitazione a preoccupare di più: è «molto preoccupato» il 15,1% degli intervistati e «abbastanza preoccupato» il 36,6%.

Sostiene di vedere aree degradate nella zona in cui vive il 9,4%, mentre più della metà delle persone interpellate (56,2%) ritiene che le forze dell’ordine riescano «abbastanza» a controllare la criminalità; giudizio totalmente positivo per il 20,3%. Il 32,7% vede un’auto delle forze dell’ordine passare almeno una volta al giorno vicino a casa e il 41,9% (una delle percentuali più alte d’Italia) ha dichiarato di essere stato fermato per un controllo nei 12 mesi precedenti.

Ma come ci si difende dai pericoli? Per tenere i ladri lontano da casa, si fa affidamento ai vicini (il 35,7% chiede di dare un’occhiata all’abitazione in propria assenza), oppure si lasciano le luci accese (22,4%). Come sistemi di sicurezza, uno su due ha la porta blindata e il 33% le luci esterne che si accendono automaticamente.
Per strada, di sera, il 24,8% mette la sicura alla portiere dell’automobile, il 17,5% evita certi luoghi, mentre il 4,1% porta con sé qualcosa con cui difendersi.

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