Trentino virtuoso: "nero" più basso della media italiana

Il Trentino è tra i territori più virtuosi d’Italia nei rapporti con il fisco: uno studio dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia (su dati Istat) stima che su 100 euro di gettito, in Trentino vengano nascosti al fisco 13,5 euro. Fanno meglio solo la Lombardia, con 12,7 euro, e la Provincia di Bolzano con 12,4 euro. La distanza è molto più ampia rispetto alla media dell’evasione fiscale fatta segnare a livello nazionale che arriva a 16,3 euro su 100, e la forbice si allarga ancora di più nel confronto con le regioni del Mezzogiorno: 22,2 euro «in nero» su 100 le fanno crollare al fondo della classifica con un ischio di evasione elevato.

Più in generale, secondo l’Ufficio studi Cgia, l’economia non osservata (data dalla somma del valore aggiunto riconducibile all’economia sommersa e alle attività illegali), nel 2015 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili) ha prodotto 207,5 miliardi di euro di imponibile sottratto al fisco, dando luogo ad una evasione di imposta di circa 114 miliardi di euro l’anno.

Per ogni 100 euro di gettito incassato, a causa dell’infedeltà fiscale degli italiani, a livello nazionale l’erario perde 16,3 euro. “Per semplificare i rapporti con il fisco e ridurre le possibilità di evasione - dichiara il Segretario della CGIA Renato Mason - occorre abbassare le tasse e ridurre il numero di adempimenti fiscali che, invece, rischiano di aumentare ancora. Non dobbiamo dimenticare che i più penalizzati da questa situazione sono le piccole e micro aziende che, a differenza delle realtà più grandi, non dispongono di una struttura amministrativa in grado di farsi carico autonomamente di tutte queste incombenze.”

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