Rischia di annegare: salvato dal prof eroe

di Denise Rocca

Un salvataggio in extremis ricorda che le buone azioni regalano anche una felicità inattesa a chi le compie. Ne sa qualcosa Michele Zambotti, 53 anni, nella vita architetto e insegnante all’Istituto Guetti di Tione, originario di Fiavé, nelle Giudicarie Esteriori. Nel primo pomeriggio di ieri con la figlia tredicenne stava trascorrendo qualche ora al fresco sul lago di Terlago: lei prepara gli esami di terza media e lui è reduce da una settimana impegnativa al lavoro e prossimo ad iniziare le commissioni d’esame. 

La giornata di sole era perfetta per tuffo al lago. Stesi sul bagnasciuga, ad un certo punto degli strani rumori hanno colto l’attenzione di Michele Zambotti, che sollevato lo sguardo ha notato comparire e scomparire un viso nel lago: «Ho gridato se serviva aiuto - spiega - non è facile capire in certe situazioni se si tratta di un gioco o se c’è un problema vero. Non è come nei film che gridano “aiuto” e quindi è tutto chiaro, una persona in difficoltà in acqua rantola o è in affanno e nel panico. Vedevo la testa comparire e scomparire in acqua, non ricevendo risposta nel dubbio mi sono buttato in acqua, pazienza se si fosse trattato di un falso allarme».

Pensieri raccolti in pochissimi secondi, che hanno salvato la vita ad un adolescente che stava per annegare.

 

 

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