Toninelli: no allo stop dei Tir «Le imprese prima di tutto»

«Iniziative unilaterali di blocco come quelle del Tirolo non possono essere subite passivamente, ma richiedono risposte chiare e senza rotture, con la giusta fermezza perché per noi il benessere delle nostre imprese viene prima di tutto e le merci devono viaggiare in modo fluido anche dal mare e poi lungo lo Stivale e verso il confine nord e oltre». Così il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, in un messaggio inviato all’assemblea di Anita, dopo l'estensione al sabato del blocco dei Tir da parte del Tirolo.

Da parte sua, la deputata Fi Michaela Biancofiore accusa il governo austriaco di aver «deciso nuovamente un’incursione a discapito dell’Italia ,limitando unidirezionalmente la libera circolazione dei tir che percorrono il Tirolo. Un divieto - previsto ogni sabato per tutta la stagione estiva - giustificato con l’intento di diminuire il traffico nei giorni di maggiore esodo verso le località di vacanza, aumentandolo in Italia e ingorgando l’autostrada A22».

Secondo Biancofiore, «questa decisione - promossa anche dal governatore tirolese Platter cugino intimo della inerme Svp - è l’ennesimo colpo ai danni dell’Italia, in barba ai trattati europei. Il blocco infatti arreca un grave danno economico al settore dei trasporti e dei residenti altoatesini di quella zona, dove sono presenti commerciati che producono merci destinate alle esportazioni e numerose ditte di trasporto. Oltre ad un crescente insopportabile inquinamento ambientale».

«Mi auguro che il governo batta un colpo sonoro come sui migranti, mi appello al Ministro Salvini e vice premier affinchè tuteli i nostri confini come fanno le altre nazioni e gli interessi della nostra economia, e che si definisca davvero una chiara posizione dell’Italia in Europa che merita rispetto assoluto», conclude Biancofiore.

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