Pride, Zanella ancora contro Rossi

«Bene caro presidente Rossi. Quindi non si cambia idea sul patrocinio nemmeno di fronte alla disumanità di un ministro dello Stato italiano?!» Inizia così lo sfogo su Facebook di Paolo Zanella dell'Arcigay per le parole di Ugo Rossi, che ha spiegato come non intende cambiare idea sul mancato patrocinio alla sfilata del Dolomiti Gay Pride, neppure dopo che lo stesso Zanella gli aveva chiesto di cambiare idea dopo le parole del ministro leghista alla famiglia Lorenzo Fontana. 

E su questo tasto Zanella insiste con Rossi, che non ha detto nulla su quelle espressioni contro le famiglie arcobaleno: «Ma soprattutto ci si astiene dal commentare le dichiarazioni del ministro Fontana?!!! Non condannare le espressioni che ha usato, che negano le nostre esistenze, ti rende connivente. Dire che "la Provincia ha approvato la mozione contro l'omofobia e anche finanziato alcuni eventi pre-pride, ma il patrocinio proprio no" equivale al solito incipit che ha usato anche il ministro Fontana "ho tanti amici gay, ma...". Sono stufo. Stufo di chi ritiene che si possano calpestare i diritti, come se niente fosse. Stufo di chi non si indigna più di fronte a nulla. Stufo di chi ragiona in base alla convenienza e all'opportunità, abdicando a qualsiasi valore. Stufo della tua volontà che ti porta a inseguire le destre, senza capire che lì il bacino elettorale è già ben rappresentato. Sono così stufo che se sarai tu candidato presidente a ottobre, il voto utile me lo scorderò assieme a tanti e tante altri/e. Se proprio dovremo lottare per i nostri diritti lo faremo contro chi palesemente ce li vuole negare, perché di farlo con chi "ha molti amici gay, ma..." ne abbiamo piene le scatole. Con l'auspicio che la coalizione di centro sinistra trovi un degno sostituto e magari si allarghi a sinistra, che ce ne sarebbe tanto bisogno, permettendoci di votarla». 

La conclusione è un post scriptum: «La telefonata che "non si nega a nessuno" - che sarebbe dovuta arrivare 4 mesi fa - tienitela pure, non siamo condannati a morte che hanno diritto all'ultima telefonata!».


IL SOSTEGNO DI ALESSIA MERZ


LIMITAZIONI AL TRAFFICO

In concomitanza con il Dolomiti pride, fissato per sabato prossimo 9 giugno a Trento, parte delle strade del centro sarà chiusa al traffico, per consentire il corretto svolgimento della manifestazione. L'evento, a cui sono attese 3mila persone, prevede un lungo corteo attraverso le strade del capoluogo, che, da piazza Dante, serpeggerà attraverso le vie più centrali in direzione del quartiere delle Albere. Per favorire il corretto svolgimento dell'iniziativa, e rendere sicuro il passaggio di tante persone in centro storico, la polizia locale prevede di istituire alcuni divieti di transito e di parcheggio, in particolare nelle zone in cui vi sono strettoie o passaggi obbligati.
Il percorso della sfilata prevede che il corteo muova da piazza Dante verso piazza Raffaello Sanzio, attraversando via Gazzoletti, via Torre Verde, spingendosi poi lungo via Bernardo Clesio e via dei Ventuno fino a piazza Venezia. Da qui, si prosegue verso piazza di Fiera (che verrà attraversata sul lato settentrionale, lungo la corsia riservata solitamente ai mezzi urbani), attraverso largo Porta nuova e via San Francesco d'Assisi. Si torna poi verso il centro passando via del Travai e via Rosmini, svoltando infine per via Verdi in direzione del piazzale di via Sanseverino, da cui si continua fino al parco delle Albere.
Le limitazioni per il traffico e la sosta inizieranno alle 13, con l'istituzione del divieto di sosta e fermata in piazza Dante (di fronte al Palazzo della Regione), in via Gazzoletti, in via del Travai (da via 24 maggio a via Rosmini) ed in largo Pigarelli, dove vi sono degli stalli per motociclette. Dalle 15.30, ora in cui è prevista la partenza del corteo, le vie del percorso saranno interessate da divieto di transito momentaneo, e verranno riaperte progressivamente una volta sfilati tutti i partecipanti alla manifestazione. Le restrizioni dureranno fino a conclusione dell'evento, che avrà luogo all'incirca alle 18.
«Le corse dei mezzi pubblici - ha specificato il comandante della polizia locale Lino Giacomoni - non verranno né sospese né annullate, ma gli autobus effettueranno deviazioni in relazione al corteo, fino a riprendere il percorso normale nel tardo pomeriggio».
Sono comunque previsti brevi interruzioni del servizio pubblico in base all'andamento della manifestazione, mentre diversi agenti di polizia presidieranno i varchi di accesso alla città e forniranno indicazioni agli automobilisti su deviazioni e percorsi alternativi.

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