Sindacato di polizia: «Pericoloso l'utilizzo dell'esercito a Trento»

«L’affiancamento dei “soldati” alle Forze di Polizia non solo è inutile, è addirittura pericoloso e se attuato sarà un ingiusto prezzo che i cittadini dovranno pagare in termini di ingombrante presenza militare, comunque innaturale in uno Stato democratico in tempo di pace, ingannati dall’illusione che solo così, d’ora in poi avranno il diritto di vivere la loro città». Lo afferma in una nota il segretario del sindacato di polizia Coisp del Trentino, Sergio Paoli.

«Le persone che bighellonano in piazza Dante giorno e notte, che dormono sulle panchine, che fanno dei prati un water e dei cespugli un’alcova, che bevono e lasciano i rifiuti a terra - afferma Paoli - possono tutt’al più essere sanzionati amministrativamente, nella migliore delle ipotesi essere denunciati penalmente se esibiscono i genitali ma la cosa finisce lì. La sanzione amministrativa non sarà pagata, e l’eventuale condanna (per nulla certa) a seguito della denuncia penale, sarà sospesa e comunque per la sua esiguità, mai scontata in carcere. Queste persone sono italiane, o dell’Unione europea o con regolare permesso di soggiorno o richiedenti asilo quindi, legge alla mano, hanno il pieno diritto di stazionare dove più gli aggrada. Possiamo mandare mille poliziotti in piazza Dante (li avessimo) assieme a centomila soldati, ma la situazione non cambierebbe di una virgola».

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