Sociologia, gli anarchici tornano ad occupare

Nuovo blitz anarchico a Sociologia, che ieri è stata occupata per alcune ore da un gruppo di antagonisti. Nel tardo pomeriggio una ventina di persone ha preso «possesso» dell’aula 10, costringendo gli studenti presenti ad andarsene. La porta, invece, è stata smontata e poi sigillata con il silicone. Prima di andarsene, inoltre, gli occupanti avevano sigillato nuovamente la porta con alcuni lucchetti.

Dura la condanna del rettore dell’Ateneo, Paolo Collini, che parla di «un fatto inaccettabile» ed ha subito informato di persona il questore Massimo D’Ambrosio.

«L’Università è stata occupata - evidenzia il rettore - Si tratta di un’azione contraria alla volontà dell’Università stessa e all’interesse degli studenti che avevano appena terminato di seguire una lezione. È un fatto inaccettabile - ribadisce - Qui si viola il principio di libera disposizione di un luogo pubblico, deputato allo studio e alla ricerca, che viene usato come se fosse casa propria. Per questo ho subito segnato il fatto al questore», spiega Collini, che ieri ha raggiunto la facoltà di via Verdi insieme al direttore vicario Carlo Borzaga.

La notizia di quanto accaduto, verso le 19, è stata rilanciata anche sul profilo Facebook de «L’universitario», il giornale degli studenti di Trento. «Il gruppo anarchico “Saperi Banditi” - si legge - occupa l’aula 10 della Facoltà di Sociologia. Indiscrezioni dicono siano in possesso di trapano e pistola di silicone, inoltre che stiano manomettendo le serrature dell’aula».

Un paio di settimane fa, il 14 maggio, i vertici dell’Ateneo, avevano deciso di chiudere l’aula studenti - quella identificata come «aula Rostagno», anche se non è il suo nome - vista la «ripetuta presenza di persone estranee agli studenti». Si trattava di uno spazio che l’Ateneo aveva concordato di lasciare agli studenti in auto gestione, dove loro potessero ritrovarsi per fare gruppo e promuovere iniziative. «Ma soprattutto nell’ultimo periodo - viene sottolineato dall’Ateneo - all’interno di questo spazio si infilatravano persone che non erano nostri studenti e che usavano l’aula come se fosse la sede di una loro associazione privata». Da qui la scelta drastica di chiudere, anche a fronte dell’escalation dei toni usati durante i giorni dell’Adunata, con veementi striscioni contro le penne nere appesi all’esterno della facoltà.

A quel punto, ieri, gli esponenti dell’area anarchica hanno deciso di riprendersi gli spazi, come annunciato su un volantino che parlava di un aperitivo, sul quale capeggiavano una tenaglia e un piede di porco. L’appuntamento era alle 18 nell’atrio e poi è comparsa la scritta «Aula 10 occupata».

Poco dopo le 21 gli occupanti hanno lasciato l’aula - non prima peraltro di avere messo dei lucchetti - che sono stati tolti. L’utilizzo degli spazi per gli studenti, dunque, è stato ripristinato.

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