Bottiglie molotov e danni ai bancomat a Pergine: la mano sarebbe la stessa

Sarebbe un cinquantacinque di Pergine, P. L., il responsabile del doppio attacco con le molotov nel centro della Valsugana, attraverso i quali sono stati colpiti  la biglietteria della festa ai Tre Castagni e un piazzale in viale Venezia.

L'uomo, già ritenuto responsabile degli attacchi ai bancomat per i quali è stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana,  è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria al termine delle indagini svolte dalla Digos, con il lavoro della polizia di Stato coordinato dalla procura della Repubblica.

Ora il cinquantacinquenne deve rispondere di una serie molto pesante di accuse: fabbricazione e detenzione di materiale esplodente, danneggiamento al seguito di incendio, porto in luogo pubblico di armi ed esplosione al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica.

Il fermo è scattato dopo che, nella mattinata di ieri, si è proceduto con la perquisizione dell'abitazione dell'uomo durante la quale sono stati sequestrati oggetti ritenuti utili a dimostrare la sua responsabilità per gli eventi considerati, nonché per altre simili azioni commesse nello stesso periodo nella zona di Pergine. Gli operatori di polizia, già a seguito del primo fatto, erano sulle sue tracce per alcuni precedenti specifici comunque non legati all’ideologia anarchica. Tra questi, l'episodio di piazza d'Arogno di giovedì scorso: potrebbe essere sempre stato l'uomo a lasciare le tre molotov vicino al Duomo di Trento.

Durante le indagini si è potuto apprendere come nell’ultimo periodo il cinquantacinquenne avesse energicamente manifestato acredine nei confronti della Pubblica Amministrazione e di alcuni soggetti che sarebbero poi diventati obiettivi da colpire per motivazioni personali e, quindi, non legate a sentimenti ideologici.

Il Questore D’Ambrosio ha voluto evidenziare la celerità dell’attività di investigazione posta in essere dalla Digos della questura di Trento, che in questo momento in cui si sono verificati episodi degni di attenzione, nonché attentati di matrice anarchica, ha riconfermato come resti alta l’attenzione investigativa, al fine di far si che i responsabili siano individuati e assicurati alla giustizia.

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